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Sisma, dal Centro Nazionale Sangue l’invito a programmare le donazioni

25/08/2016

In tanti sono andati in ospedale a donare il sangue per dare un piccolo, grande contributo alle popolazioni colpite dal terremoto di Lazio, Umbria e Marche. Queste “offerte di disponibilità da parte dei cittadini sono il segno della grande generosità di tutta la popolazione”, dice il Centro Nazionale Sangue che tuttavia invita chi volesse donare il sangue a farlo in maniera strategica.

Il centro, assieme alle quattro Associazioni di volontari italiani del sangue AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS, Fratres, invita i donatori di tutta Italia a “programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento, in modo da prevenire sia eccedenze sia carenze di emocomponenti”.

(Per approfondire leggi qui: Sisma, come aiutare le popolazioni colpite e contribuire alle raccolte fondi)

Poche ore dopo il terremoto la struttura si è mobilitata attivando il “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze” per far fronte a eventuali necessità trasfusionali. Sono state rese disponibili delle scorte nazionali di sangue per le tre Regioni interessate ma al momento, fa sapere il Centro, di queste sacche extra non c’è stato bisogno.

Il bilancio provvisorio del terremoto è di 241 vittime

Nelle stanze del ministero della Salute, invece, è stata costituita una unità di crisi per la verifica dei danni subiti dalle strutture ospedaliere delle aree del sisma. “Proviamo profondo dolore per le vittime del terremoto e lavoriamo per dare il nostro contributo al coordinamento dei soccorsi”, ha detto il ministro Beatrice Lorenzin. “Al momento non ci sono state segnalate dalle Regioni interessate situazioni che richiedano interventi straordinari. I protocolli di emergenza sanitaria regionale stanno funzionando. Il ministro della Salute ha anche attivato i comandi Nas di Perugia, Viterbo e Pescara per il supporto delle squadre di soccorso.

La Protezione civile ha comunicato un primo bilancio del sisma: 241 decessi, 190 in provincia di Rieti e 57 in provincia di Ascoli Piceno. I danni sono ingenti in particolare ad Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Tra gli edifici distrutti ci sono anche due farmacie ad Amatrice mentre ad Accumoli e Arquata i due presidi hanno subito danni ma sono state già riaperte riprendendo l’attività. È quanto comunica Federfarma. Nel paese reatino che ha perso le due farmacie il servizio è assicurato da quelle dei vicini comuni abruzzesi mentre a breve dovrebbero partire due camper attrezzati per far fronte all’emergenza.

(Per approfondire leggi qui: Sisma, l’invito della federazione ordini a medici: “A disposizione per soccorsi”)

 

Foto tratta da Repubblica.it

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