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Zanzara coreana avvistata a Genova: può trasmettere virus a uomo e cani

11/08/2016

A caccia di zanzare tigre s’è scoperta la presenza di un nuovo tipo di insetto: la zanzara coreana. Per la prima volta è stata intercettata a Genova, in un solo quartiere della città, questa zanzara avvistata solo negli ultimi anni in Italia. La scoperta della nuova specie invasiva è stata possibile grazie al monitoraggio sulla zanzara tigre condotto in Liguria dal laboratorio di entomologia di Imperia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Si chiama Aedes koreicus questa specie di zanzara, cugina della più notoria “tigre”: di colore nero con striature biancastre, vive di giorno, preferisce gli ambienti urbani, si riproduce in piccole raccolte d’acqua. Non teme il freddo, anzi si adatta meglio al freddo e può sopravvivere anche in condizioni ambientali difficili come gli inverni freddi del nord Europa o in periodi di forte siccità, fa sapere l’istituto ligure.

La zanzara coreana è endemica in Asia: in Corea del Sud, Giappone e Cina nord orientale, ma la sua presenza è stata rilevata anche in Belgio, Russia e Italia. Da noi in quattro regioni: Veneto (nel 2011 in provincia di Belluno), Trentino Alto Adige, Friuli e Lombardia. E ora siamo a cinque, con la Liguria. In Italia le larve sono state trovate nei tombini, in un secchio di un giardino privato e nei vasi da fiori in un cimitero.

(Per approfondire leggi qui: Zika, nel mondo la diffusione è stabile. Testati con successo tre vaccini)

Sebbene sia stata rinvenuta solo in un’area molto circoscritta di Genova, sottolinea l’Istituto Zooprofilattico, non si può escludere una maggiore diffusione della zanzara coreana. Pertanto il monitoraggio continuerà fino a novembre per tenere sotto controllo la diffusione della zanzara.

Ma quali virus possono trasmettere all’uomo la zanzara coreana?

L’encefalite giapponese (virus JEV) e la filariasi, in particolare la filariasi linfatica causata da Brugia malayi nell’uomo e nel cane la dirofilariosi causata da Dirofilaria immitis. «La buona notizia è che nelle 21 trappole da noi posizionate in luoghi a maggior rischio (porti, aeroporti, interporti e reparti di malattie infettive dei principali ospedali) nessuna zanzara tigre è risultata positiva per il virus Zika e nessuna zanzara coreana è risultata positiva per altri virus», riferisce la direttrice dell’istituto Maria Caramelli alla Stampa.

(Per approfondire leggi qui: Zika, Oms: in Italia moderato rischio di diffusione del virus)

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