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Zika, stop all’epidemia fra tre anni?

18/07/2016

Ancora tre anni e poi l’epidemia di Zika sarà conclusa? Secondo un gruppo di esperti la diffusione del virus in America Latina sarà contenuta nel giro di pochissimi anni e ne dovranno passare molti di più, oltre un decennio, per una nuova possibile epidemia.

Ricercatori dell’Imperial College London e della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora (Stati Uniti) hanno analizzato l’andamento dell’epidemia in corso principalmente nel continente latinoamericano. Hanno stimato, così, la conclusione in tre anni, con oscillazioni stagionali nell’incidenza dovute alle variazioni della numerosità delle zanzare-vettore e della trasmissibilità. Questo perché il contagio è stato così ampio da permettere a tantissime persone di sviluppare immunità. La stima è che milioni di persone abbiano contratto il virus Zika.

Lo studio è stato pubblicato su Science.

(Per approfondire leggi qui: Zika, altri due possibili vaccini testati con successo)

Com’è noto la via principale di trasmissione di Zika è la puntura di zanzare infette della specie Aedes aegypti. Le principali raccomandazioni per evitare il contagio, infatti, riguardano proprio la protezione dal morso di zanzare nelle zone in cui l’epidemia è endemica. Tuttavia Zika può essere trasmesso anche per via sessuale. E su questo fronte, pochi giorni fa, è stata registrata un’importante novità: i Centers for Disease Control americani hanno rilevato il primo caso di trasmissione di Zika per via sessuale da donna a uomo.

Il virus Zika può resta nel seme maschile più a lungo che nel sangue

È successo a New York, dove a un uomo è stata diagnosticata l’infezione da virus Zika dopo la comparsa di sintomi sospetti come febbre, dolori articolari e irritazione cutanea. L’uomo aveva consumato un rapporto sessuale non protetto con una donna di ritorno da un Paese con epidemia di Zika era in corso. In precedenza si era “puntato il dito” contro i partner sessuali maschili: sicuramente un uomo poteva diffondere il virus perché questo restava nel seme maschile più a lungo che nel sangue.

(Per approfondire leggi qui: Zika, altri due possibili vaccini testati con successo)

In ogni caso, le autorità nazionali e internazionali raccomandano a uomini e donne di non praticare rapporti sessuali non protetti; di astenersi per almeno 8 settimane nel caso in cui i partner maschili siano di ritorno da Paesi interessati dall’epidemia; se un uomo lamenta sintomi sospetti è meglio che pratichi sesso sicuro o si astenga per almeno 6 mesi; stessa indicazione per i partner sessuali di donne incinte: rapporti protetti o evitare rapporti durante la gravidanza.

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