Stai leggendo Tumore dell’esofago, Oms: rischio può salire con bevande molto calde

Magazine

Tumore dell’esofago, Oms: rischio può salire con bevande molto calde

16/06/2016

Le bevande molto calde possono aumentare il rischio di tumore all’esofago. Se il consumo di caffè in sé è stato giudicato “non colpevole” in associazione al tumore alla vescica, berlo però a temperature molto elevate, potrebbe essere dannoso, e con esso anche il tè e il mate, infuso di erbe molto diffuso in Sud America. È la conclusione dell’ultima revisione dello Iarc, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro che fa parte dell’Oms, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul cancro

Il comitato di 23 esperti internazionali ha esaminato oltre mille studi relativi all’associazione tra queste bevande e 20 diversi tipi di tumore. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Lancet. Ebbene, in relazione al tumore all’esofago, il consumo di bevande fumanti, a temperature superiori a 65°C, è stato inserito nel gruppo 2A, quello delle sostanze “probabilmente cancerogene” per cui ci sono forti evidenze a sostegno dell’associazione con il cancro. Il gruppo include ad esempio il DDT, la carne rossa e il Papillomavirus umano.

(Per approfondire leggi qui: Caffè, per l’Oms nessun rischio di tumore alla vescica)

Il consumo di caffè, invece, è stato inserito nel gruppo 3, fra le sostanze non cancerogene, così come il mate a temperature inferiori. “I risultati della revisione – fa sapere il direttore dello Iarc – suggeriscono quindi che bere liquidi molto caldi è una delle probabili cause di tumore esofageo e che il presunto responsabile è l’alta temperatura piuttosto che la bevanda in sé».

Tra gli altri fattori di rischio di tumore all’esofago anche fumo, alcol e obesità

Il tumore all’esofago, riferisce lo Iarc, è l’ottava forma di tumore più diffuso al mondo. Il 95% di queste neoplasie si sviluppa nella forma di tumore a cellule squamose e di adenocarcinoma. Il consumo di bevande particolarmente calde è un fattore di rischio per l’insorgenza del tumore a cellule squamose, come spiega il dottor Uberto Fumagalli, responsabile di Chirurgia esofago gastrica dell’ospedale Humanitas: «Fattori di rischio noti sono l’associazione del fumo di sigaretta con il consumo di alcol; altri fattori, tra cui l’ingestione di liquidi molto caldi sono associati a questa forma di tumore dell’esofago».

(Per approfondire leggi qui: L’esofago di Barrett è pericoloso?)

«In realtà l’incidenza di tumore a cellule squamose dell’esofago è in riduzione nei Paesi Occidentali, mentre resta piuttosto diffuso nei Paesi dell’Asia, ad esempio, la Cina, l’Iran, la Turchia, citati anche dalla revisione dell’Oms, dove è consuetudine consumare bevande ad alte temperature. Nei Paesi occidentali, invece, è in significativo e costante aumento di incidenza l’altra forma di tumore dell’esofago, l’adenocarcinoma, che invece annovera tra i fattori di rischio noti l’obesità e il reflusso gastroesofageo», conclude il dottor Fumagalli.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita