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Prevenzione

Epidemia di febbre gialla, quale rischio per l’Europa?

06/06/2016

Cosa rischia l’Europa dall’epidemia di febbre gialla in Africa? L’Ecdc, il Centro europeo per la Prevenzione e il controllo delle malattie, ha fatto il punto della situazione su questa malattia infettiva raccomandando ai viaggiatori di vaccinarsi.

La febbre gialla è trasmessa dal morso di zanzare infette, in particolare quelle appartenenti alle specie Aedes, le stesse che trasmettono i virus Zika e quelli responsabili di Chikungunya e Dengue. La malattia è endemica in 47 Stati dell’Africa centrale e del Sud America, riferisce l’Organizzazione mondiale Sanità (Oms). Da gennaio la febbre gialla ha fatto 301 vittime in Angola; i casi confermati sono 747 e quelli notificati oltre 2mila 500. Sebbene grazie a una campagna di vaccinazione che ha raggiunto metà della popolazione a rischio il numero di nuovi casi sospetti e controllati sia diminuito, l’epidemia in Angola non è ancora sotto controllo e si sta espandendo. Tutte le regioni del Paese africano, dice l’Ecdc, dovrebbero essere considerate aree ad alto rischio di trasmissione.

(Per approfondire leggi qui: Zika, Oms: in Italia moderato rischio di diffusione del virus)

L’epidemia di febbre gialla ha raggiunto anche Uganda e Congo

Pochi mesi dopo lo scoppio dell’epidemia in Angola, la febbre gialla ha raggiunto anche Uganda e Repubblica Democratica del Congo. Il rischio di una ulteriore diffusione in Africa e oltre, nelle zone fra i tropici America e Asia, è reale. Pazienti contagiosi che viaggiano in aree dove ci sono vettori idonei per la trasmissione e persone suscettibili all’infezione, pongono un rischio per la trasmissione locale della malattia.

In Europa, dice l’Ecdc, questo rischio è associato ai viaggiatori contagiati e non vaccinati di ritorno da aree a trasmissione locale attiva. Pertanto è importante che i viaggiatori si vaccinino, che si adottino le misure di protezione dalle punture di zanzare nelle aree interessate all’epidemia e che i medici facciano tempestivamente diagnosi di febbre gialla nei viaggiatori di ritorno dai Paesi colpiti.

(Per approfondire leggi qui: Malattie infettive, quali vaccini prima di partire in vacanza?)

Come ricorda l’Istituto superiore di Sanità, al momento è necessario vaccinare tutti i viaggiatori di età superiore ai 9 mesi che si recano nelle aree in cui ci sono prove di trasmissione persistente o periodica della febbre gialla. Inoltre i viaggiatori europei diretti o residenti in Angola dovrebbero essere vaccinati secondo le raccomandazioni nazionali (il vaccino dovrebbe essere somministrato almeno 10 giorni prima della partenza). Il vaccino, dice l’Oms, è “estremamente efficace”. Una singola dose è sufficiente a conferire immunità e protezione per tutta la vita, senza necessità di richiami.

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