Stai leggendo Papilloma virus, uomini a rischio contagio 5 volte più delle donne

Prevenzione

Papilloma virus, uomini a rischio contagio 5 volte più delle donne

18/02/2016

Hpv: un virus, tante specie

Il Papilloma virus umano si trasmette prevalentemente per via sessuale. Ne esistono oltre 120 varianti che si differenziano a seconda del tessuto che colpiscono e per la gravità degli effetti: «Di queste, circa 40 possono infettare il tratto genitale di uomini e donne. Si stima che oltre il 75% delle donne sessualmente attive si infetti almeno una volta nel corso della vita. Più raramente può avvenire di riscontrare l’infezione in donne che non hanno avuto rapporti sessuali», spiega il dottor Domenico Vitobello, responsabile di Ginecologia dell’ospedale Humanitas.

Hpv e infezioni

Due tipi di Hpv, il 6 e l’11, sono causa del 90% dei condilomi, infezioni che interessano gli organi genitali e le altre mucose. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente; quando invece l’infezione persiste nel tempo si formano lesioni nel tessuto del collo dell’utero che possono evolvere in cancro.

Hpv e cancro

I tipi 16 e 18 sono tra i più pericolosi: sono responsabili di circa il 70% di tutti i tumori della cervice uterina ma anche di tumori a vulva, vagina, ano, pene e al distretto testa-collo. La presenza dell’Hpv in bocca aumenta di 20 volte il rischio d’insorgenza del tumore orofaringeo, dice un recente studio. Alla luce di questa correlazione «si potrebbero controllare più frequentemente le popolazioni a rischio, anche se bisognerebbe definire la frequenza di questi controlli. Non è ancora del tutto chiaro il tempo che intercorre fra l’infezione da Hpv e lo sviluppo del tumore», dice il dottor Raffaele Cavina, responsabile della Sezione di Tumori testa, collo, esofago di Humanitas (Per approfondire leggi qui: Tumore alla gola, il rischio sale con un’infezione da Papilloma virus?)

I vaccini anti-Hpv

Il virus può essere neutralizzato con la vaccinazione, lo strumento di prevenzione primaria più efficace contro l’Hpv. In Italia sono disponibili un vaccino bivalente per la prevenzione di lesioni precancerose di vulva e vagina e di tumore alla cervice uterina, indicato nelle femmine a partire dai 9 anni di età, e uno quadrivalente per la prevenzione di quest’ultima neoplasia ma anche di cancro dell’ano e di lesioni precancerose di collo dell’utero, vagina, ano e anche dei condilomi ano-genitali, indicato per maschi e femmine sempre dai 9 anni.

Lo screening

Le donne fra 25 e 64 anni sono invitate ad aderire al programma nazionale di screening per il tumore della cervice uterina. Oggi sono disponibili diversi test come il Pap-test (da eseguire ogni 3 anni) agli Hpv test, in grado di rilevare il DNA del Papilloma virus sulla superficie del collo dell’utero. Dal momento che questo esame trova lesioni più precocemente deve essere ripetuto ogni 5 anni inoltre l’esame è raccomandato a partire dai 30-35 anni, riferisce l’Airc. “Per l’uomo invece non vi sono al momento programmi di screening adeguati e il trattamento delle lesioni è purtroppo tardivo”, aggiunge il presidente dell’Aiom (Per approfondire leggi qui: Tumore del collo dell’utero: visite ginecologiche regolari aiutano a prevenirlo?)

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita