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Prevenzione

Tallonite, come prevenirla?

15/04/2015

Prevenire la tallonite, come? Evitando l’aumento di peso corporeo, soprattutto se repentino, ed evitando di indossare calzature poco adatte, con la suola troppo rigida o eccessivamente bassa, che non sostiene il piede nei suoi movimenti e nelle sue molteplici attività. E dedicandosi ad attività di stretching mirato prima di intraprendere l’attività sportiva.

Sono solo alcuni degli accorgimenti che possiamo mettere in pratica nella vita di tutti i giorni per ridurre al minimo la probabilità di sviluppare quel disturbo scientificamente noto come “entesopatia della fascia plantare” e popolarmente conosciuto come tallonite o fascite plantare caratterizzato dall’infiammazione dolorosa della fascia plantare, la struttura di connettivo fibroso che “sorregge” la volta plantare. A spiegare come si può prevenire la tallonite è Maria Cristina d’Agostino, specialista ortopedico e responsabile del Centro Terapia Onde d’Urto dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (Milano).

«Oltre a condurre un sano stile di vita che ci permetta di controllare il peso corporeo – il sovrappeso può giocare un ruolo determinante nell’insorgenza della sintomatologia, specie se l’aumento è repentino – e di tenere sotto controllo le eventuali patologie già in corso, è di fondamentale importanza riconoscere se vi siano deformità a carico del piede, per esempio piattismo o cavismo, e, se possibile, correggerle in modo adeguato con ortesi personalizzate con impronta, ovvero i cosiddetti plantari, inserite in calzature idonee. I plantari possono ridurre il rischio di recidiva dopo guarigione da fascite plantare, o potenzialmente ridurne il rischio di insorgenza nei soggetti predisposti».

 

Le scarpe sono importanti per la salute del piede

Le scarpe indossate rivestono un ruolo di primaria importanza nella prevenzione della tallonite: «Nel caso in cui non si abbiano particolari problemi ai piedi, invece, è sempre buona norma indossare scarpe comodamente contenitive, ovvero che sostengano il piede ma senza costrizione; per le donne possono essere utili pochi centimetri di tacco. È importante prediligere calzature con suola adatta a una corretta deambulazione, ovvero non troppo sottile, ma neanche troppo rigida. Il discorso acquista particolare importanza, ovviamente, se trasferito in ambito di calzatura sportiva, ove le prestazioni richieste al piede sono più elevate».

Infine è importante, «soprattutto nei soggetti “predispost”‘ e/o dediti allo sport – conclude l’esperta – dedicarsi giornalmente a pochi minuti di stretching e di allenamento propriocettivo di piede e caviglia per ridurre il rischio di insorgenza di patologie infiammatorie a carico della fascia plantare. Non va mai dimenticato che la miglior cura, per la tallonite ma non solo, è la prevenzione».

 

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