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Prevenzione

Cortisone, il jolly degli antinfiammatori

11/03/2015

Il cortisone – sotto forma di crema, spray o fiala da inalare – è uno dei farmaci antinfiammatori più efficaci e versatili a nostra disposizione, ma va usato con cautela, come ha spiegato il professor Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas, al settimanale “Più sani più belli”.

Questo farmaco, precisa il professor Selmi, «appartiene alla famiglia dei corticosteroidi, derivati di sintesi del cortisolo, un ormone che viene prodotto dalle ghiandole surrenali che incide sul sistema immunitario contribuendo a ridurre la produzione di molecole infiammatorie all’interno delle cellule».

Note sono, in effetti le capacità antinfiammatorie del cortisone, soprattutto nel caso di problemi alla pelle come eczemi o orticarie, o anche in presenza di infiammazioni articolari, come ad esempio le tendiniti di gomito, ginocchio o spalla. Nel primo caso è da preferire un utilizzo di pomate, nel secondo sono da preferire attraverso infiltrazioni per via intrarticolare.

 

Il cortisone, rimedio contro l’asma

Quando altri medicinali non producono effetto, contro l’asma si può utilizzare il cortisone «attraverso l’utilizzo di inalatori spray, che permettono al cortisone di agire direttamente sui bronchi, limitando gli effetti collaterali. La validità del cortisone contro l’asma è duplice: da una parte ne riduce gli effetti, dall’altra ne frena la progressione», sottolinea lo specialista.

Altri usi del cortisone riguardano le congiuntiviti allergiche, gli shock anafilattici – che possono condurre anche alla morte e che sono generati «dal contatto con sostanze a cui determinati soggetti sono sensibili» – e le molte malattie autoimmuni, come l’artrite reumatoide o la colite ulcerosa.

 

Il cortisone va evitato in gravidanza e dai diabetici

Nei primi tre mesi di gravidanza, l’uso del cortisone deve essere evitato e può essere ripreso, dopo questo periodo, solo in casi di emergenza, in presenza di forti allergie primaverili o di broncospasmo, sotto controllo medico. Il consumo di cortisone è sconsigliabile anche per i diabetici, perché riduce l’azione dell’insulina, e per chi soffre di alcune patologie, tra le quali le malattie del cuore, l’ipertensione e l’osteoporosi. Il cortisone non deve essere utilizzato, infine, come medicinale utile ad alleviare i disturbi influenzali come raffreddore o mal di gola. Un suo abuso può trasformarlo, da farmaco utile, in un «nemico per l’intero organismo».

Particolare attenzione deve inoltre essere riposta su come assumerlo, il cortisone, come conclude il professor Selmi «l’assunzione per bocca è in genere indicata in presenza di malattie autoimmuni, mentre per le urgenze sono più indicati i preparati in fiale per iniezioni endovenose. Il dosaggio deve essere quello indicato dal medico curante e l’eventuale sospensione della cura «non deve mai essere attuata di colpo, per permettere all’organismo di disabituarsi alla presenza del cortisone ed evitare così spiacevoli e fastidiose crisi di astinenza».

 

                                                                               Pillola a cura del prof. Carlo Selmi

                                Responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas

e docente dell’Università degli Studi di Milano

                                                           

 

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