Soffocamento: la manovra è salva-vita

Bambini e soffocamento, è una questione di attimi. Il rischio che il bambino ingerisca un oggetto oppure un piccolo cibo, come una semplice caramella, possa d’improvviso soffocare è all’ordine del giorno. Un incubo per tutte le mamme che andrebbero rassicurate con istruzioni salva-vita.

«Le mamme, ma soprattutto gli insegnanti, dovrebbero ricevere una formazione specifica con corsi di addestramento alle manovre rianimatorie», spiega il dottor Hayato Kurihara, responsabile di Chirurgia d’urgenza e del trauma in Humanitas.

 

Bambini, come intervenire in caso di soffocamento

«Il soffocamento è la sesta causa di morte infantile – ricorda il dottor Kurihara – ma non bisogna dimenticare che il problema non riguarda solo i bambini in età pre-scolare, ma anche quelli più grandicelli. Le statistiche riportano come indicativa la fascia di età fino a 14 anni e per questo le probabilità di soffocamento andrebbero monitorate a scuola come in tutti gli altri centri di svago e frequentazione di bimbi e adolescenti».

I casi di cronaca indicano che di fronte al soffocamento pochi sanno come comportarsi. Ecco quindi alcune indicazioni per le mamme. «Il segno più evidente – dice il medico – è la difficoltà respiratoria: il bambino esprime con gli occhi il suo stato di malessere improvviso, non respira, non parla, gli occhi sono strabuzzati, la faccia diventa rossa».

Se il bambino riesce a tossire è segno che il pezzo di cibo è incastrato solo parzialmente. In questo caso bisogna cercare di tranquillizzarlo e incoraggiarlo a tossire senza colpi sulla schiena. Evitare di dare da bere al bambino, perché si rischia che il frammento scenda più giù. «Il bambino deve essere invitato a guardare in alto e in questi casi, se ha più di un anno, si può optare per la manovra di Heimlich adoperata anche sugli adulti: il soccorritore cinge la persona dalle spalle premendo il pugno subito sotto lo sterno. Poi si eseguono una o o più compressioni, fino all’espulsione del corpo estraneo».

Se il bimbo ha meno di tre anni bisogna agire con una manovra dedicata. «Ci si deve sedere sistemando il bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a testa in giù, perché non ci sono evidenze di efficacia».

 

dottor Kurihara Hayato

responsabile di Chirurgia d’urgenza di Humanitas

 

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Redazione Humanitas Salute: