Stai leggendo Auricolari e cuffie fanno male alle nostre orecchie?

Prevenzione

Auricolari e cuffie fanno male alle nostre orecchie?

25/11/2014

Ore e ore con la musica “sparata” a tutto volume nelle orecchie. La Commissione Europea ha calcolato che tra i 2 e i 10 milioni di europei vanno incontro a una riduzione della capacità uditiva. E poi il rumore del traffico, i clacson e le sirene. Ogni giorno il nostro orecchio affronta “concerti” poco graditi. E a farne le spese sono soprattutto i giovani e giovanissimi: adolescenti e bambini che utilizzano per più ore al giorno lettori mp3 e smartphone – con auricolari e cuffie – per ascoltare rock, heavy metal e brani dei rapper preferiti.

Buona musica per le orecchie

«Ascoltare la musica a tutto volume rappresenta uno stress uditivo continuo che può portare a un calo precoce dell’udito – afferma Luca Malvezzi, specialista dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria in Humanitas – e purtroppo assistiamo a una crescita di questi casi più che in passato».

Per fare un confronto, quanto oggi si sta verificando nelle società scolarizzate con l’aumento dell’incidenza delle miopie accade anche per l’udito con più casi di riduzione precoce della soglia uditiva per chi vive in città industrializzate e rumorose. Se a questo si aggiunge l’ascolto non corretto della musica, ovunque ci si trovi e a volumi eccessivi, gli effetti per le nostre orecchie possono essere “drammatici”.

Suoni come rombi d’aereo

«Spesso il volume viene ulteriormente incrementato – aggiunge il medico – per escludere i rumori esterni, ad esempio mentre si viaggia sui mezzi pubblici o in metro, e per rendere ancora più intensa la fruizione. Si arriva così facilmente a superare gli 80-100 decibel».

Basti pensare che un suono erogato a 100-120 decibel equivale al rumore di una motosega in azione o di un jet al decollo. Per questo l’Europa ha commissionato uno studio per imporre ai produttori di apparecchi tecnologici limiti all’erogazione del suono. «La parola viene erogata e udita normalmente a 30-40 decibel – ricorda Malvezzi – e questa sarebbe l’intensità a cui potrebbe essere ascoltata senza problemi la musica».

Un controllo periodico dell’udito dall’otorinolaringoiatra è necessario, non solo quando si avverte una riduzione dell’udito.

Meglio le cuffie degli auricolari

Sulla testa dei ragazzi spopolano cuffie dal design sempre più sofisticato che sembrano aver spodestato gli auricolari, ormai confinati all’uso per i cellulari.

«Questo è un fenomeno tendenzialmente positivo, perché il suono che arriva da una cuffia esterna, purché non elevato, è più dolce e meno traumatico sulla membrana del timpano. Gli auricolari e le cuffiette che, invece, vengono posti direttamente nel padiglione auricolare – conclude il medico – hanno un potenziale più dannoso per il timpano proprio perché l’erogazione del suono è a diretto o quasi contatto con la membrana. In più se si hanno le patologie cutanee sopracitate l’orecchio può sovra infettarsi e dare fastidio».

Orecchie, articoli correlati

 

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita