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Prevenzione

Giornata Mondiale del Diabete, prevenire si può

14/11/2014

Sono in media 3 milioni gli italiani che soffrono di diabete e di questi 1 milione non sa neppure di esserne affetto. La Giornata Mondiale del Diabete serve proprio a ricordarci che esiste un “killer silenzioso”, che spesso passa inosservato, che è causa di una delle malattie croniche e degenerative più diffuse in tutto il mondo. Per saperne di più intanto abbiamo approfondito l’argomento con i professionisti di Humanitas, che ci hanno parlato in particolare del diabete di tipo 2, la forma di diabete maggiormente diffusa, favorita da cattive abitudini, come l’alimentazione non equilibrata, la carenza di attività fisica e la sedentarietà, oltre che da una eventuale predisposizione genetica; tutte condizioni che a lungo andare possono essere causa di iperglicemia, l’eccesso di zuccheri nel sangue

Si può prevenire il diabete?

La prevenzione è legata allo stile di vita. Bisogna mangiare bene, in modo sano ed equilibrato, limitando anche le porzioni; fare attività fisica aerobica in modo costante, e non fumare, poiché se la glicemia attacca i vasi la sigaretta rende più pericolosi i rischi di complicanze. Sforare ogni tanto ci può anche stare, nessun medico vi negherà un aperitivo o un dolce ogni tanto, ma se diventa la regola, specialmente se alle spalle c’è una predisposizione, il rischio di compromettere la propria salute è elevato. Purtroppo però il diabete di tipo 2 a volte può essere presente in assenza di una sintomatologia specifica, quindi il soggetto colpito può non accorgersene, ed è anche per questo che la malattia ha una percentuale di incidenza molto alta. Quando diventa sintomatica, invece, è in genere associata ad elevati valori di glicemia, cioè alla presenza di scompenso metabolico. E’ importante dunque diagnosticare il diabete in tempo prevenendo lo stato di scompenso. Per farlo bastano due prelievi basali di glicemia in due giorni differenti. Due valori maggiori di 126 mg/dl sono sufficienti a porre diagnosi di diabete, viceversa, valori compresi tra 100 e 125 mg/dl sono un sufficiente campanello di allarme per modificare lo stile di vita ed eventualmente prevenire lo sviluppo di patologia metabolica.

Chi soffre di diabete deve seguire una dieta particolare?

Non esiste un regime dietetico che vada bene per tutti perché non esiste una vera e propria dieta per il diabete. Non bisogna demonizzare a priori qualunque tipo di alimento. La dieta migliore a mio avviso resta la dieta mediterranea, che studi clinici confermano sia in grado di ridurre il rischio cardiovascolare. La questione non è cosa eliminare ma stabilire quale sia la quantità adeguata, perché in generale tendiamo a mangiare troppo e a muoverci poco. 55 15 30 è la percentuale di carboidrati, proteine e lipidi adeguata a soddisfare le esigenze dell’organismo, e se si segue un’alimentazione equilibrata i benefici senza dubbio ci sono.

 

A cura di Danila Tarantino

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