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Prevenzione

Cibi e bevande zuccherate, cuore a rischio

07/02/2014

Lo studio, pubblicato su JAMA International Medicine, evidenzia il legame tra un eccessivo consumo di zuccheri e l’insorgenza di malattie cardiovascolari. Una correlazione, sottolinea la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, che non deve sorprendere.

Una dieta ricca di zuccheri semplici più facilmente si associa a uno stile alimentare scorretto anche in altri nutrienti: un eccesso di grassi, spesso saturi o idrogenati, che si trovano nei dolciumi e una riduzione della fibra tipica dei cereali raffinati.

Nella ricerca è esentato lo zucchero contenuto in frutta e verdure, a dimostrazione di quanto la fibra alimentare risulti protettiva anche nei confronti delle malattie cardiovascolari. Inoltre uno stile alimentare che comprenda un consumo regolare di frutta e verdura sottende scelte dietetiche più corrette e orientate verso cereali non raffinati e un minor consumo di snack e bevande dolci. Un eccesso di zuccheri si traduce inoltre in un eccesso calorico che, specialmente se associato alla sedentarietà, più facilmente può sfociare in una obesità e allo sviluppo di diabete, entrambi fattori di rischio noti per malattie cardiovascolari.

 

Quanto zucchero al giorno?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda l’assunzione di zuccheri aggiunti a meno del 10 per cento, e l’American Heart Association raccomanda di limitare gli zuccheri aggiunti a meno di 100 calorie al giorno per le donne e 150 calorie giornaliere per gli uomini.
Traducendo le cifre in “cibi e bevande” possiamo dire che una dieta da 2000 kcal non dovrebbe contenere più di 200 kcal da zuccheri semplici che in grammi diventano 53 che, in una giornata, corrispondono a una tazza di latte con 5 biscotti secchi e un succo di frutta o una spremuta confezionata ma di quelle senza zuccheri aggiunti. Per contro basta una lattina di bibita per introdurre il doppio di zuccheri: la lattina infatti, da sola, ne contiene circa 130 g. Superare le raccomandazioni è quindi molto facile scegliendo cibi e bevande sbagliate.

Un ulteriore dato a sfavore degli zuccheri semplici, anche e soprattutto se associati ai grassi, è il loro bassissimo potere saziante, tanto che si tende a consumarne molti nonostante il grande apporto calorico. Zuccheri semplici e grassi infatti non saziano quanto frutta, verdura e cereali non raffinati che aumentano il senso di sazietà precocemente aiutandoci a limitare l’apporto calorico totale.

 

 

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