Sigaretta, come non ricascarci in estate!

Tempo d’estate, di sdraio sulla spiaggia e bibite ghiacciate, ma anche di “nuove” e “vecchie” tentazioni, non sempre positive per la salute. Dopo un anno intero di studio o lavoro, siamo tutti più propensi a concederci qualche distrazione in più, ad essere più indulgenti, complici i ritmi più lenti e l’atmosfera rilassata. Può anche venire voglia di mettere di nuovo in bocca una sigaretta, “solo una, tanto cosa vuoi che faccia”. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Margherita Autuori, psicologa e con la dottoressa Licia Siracusano, oncologa e referente del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center.

Dottoressa Autuori, perché l’estate è un momento particolarmente “a rischio” per gli ex fumatori?

«Durante il periodo estivo, abbassiamo naturalmente la guardia rispetto al nostro senso del dovere e siamo tutti più propensi a concederci distrazioni e piccole trasgressioni.

Tutto ciò è assolutamente comprensibile dopo mesi di lavoro, di stress e tensioni, ma può diventare un’arma a doppio taglio per chi ha smesso di fumare (specie se da poco). Molti, in queste situazioni di relax, anche a causa del tempo libero, saranno portati a pensare: “Ci vorrebbe proprio una bella sigaretta“. Il problema di fondo è che quella che potrebbe sembrare, ad uno sguardo superficiale, solo un’innocua trasgressione, può facilmente farci ricadere addosso una problematica molto più complessa e difficile da sconfiggere come quella della dipendenza dal tabacco, che richiede molto tempo per essere riconosciuta, affrontata e superata e può avere pesanti ricadute sulla salute».

Dottoressa Siracusano, come è possibile superare la “tentazione”?

«Specialmente per chi ha smesso, è importante fermarsi e riconoscere questi momenti, ricordando gli sforzi fatti per smettere. Questa può essere una “spinta” decisiva per ragionare e “rinunciare” a queste trasgressioni (che sembrano) momentanee, in favore di uno stile di vita più sano a lungo termine. Anche perché, forse, pescando nella memoria, ci ricorderemo che la dipendenza dalla sigaretta era cominciata proprio così, tanti anni prima, come una piccola trasgressione adolescenziale estiva. Che sembrava innocua e invece si è rivelata una brutta trappola».

 

A cura di Matteo Nicolosi

 

Redazione Humanitas Salute: