Con ALT, pedala con il cuore

Gli italiani fanno poca attività fisica, molto meno di quella effettuata dai cittadini degli altri Paesi europei. Nel nostro Paese 1 bambino su 3 è in sovrappeso e solo dodici bambini su cento svolgono attività fisica tutti i giorni. Non migliora la situazione fra gli adulti: 33 italiani su 100 non praticano alcuna, neppure informale, attività fisica, contro 6 tedeschi su 100 e 10 francesi su 100. Fra le donne non praticano attività fisica sufficiente addirittura 60 italiane su 100, contro 29 tedesche e 37 francesi, sempre su 100.

Ogni anno, 180mila decessi per malattie cardio e cerebrovascolari

Dati, questi, che spiegano il fatto che il BMI medio degli italiani, l’indice di massa corporea pari a 26,5, sia tra i più alti d’Europa e sia considerato un indice che contraddistingue una situazione di sovrappeso. Perché se la mancanza di attività fisica viene affiancata da un’alimentazione scorretta, ecco che si viene a creare una miscela letale in grado di provocare i 180mila decessi che ogni anno si registrano in Italia per malattie cardio e cerebrovascolari.

Una situazione, questa, che si ripercuote sulla salute della popolazione ma anche sui conti pubblici, visto che ogni anno in Europa vengono spesi 196 miliardi di euro per intervenire su patologie quali l’infarto, l’ictus cerebrale, l’embolia, le trombosi venose e arteriose.

La bicicletta, mezzo sostenibile e salutare

Per questo ALT onlus, l’Associazione Lotta alla Trombosi e alle Malattie Cardiovascolari ha organizzato, in collaborazione con bikeMi, l’iniziativa “Pedala con il cuore” che ha avuto l’intento di “promuovere l’utilizzo della bicicletta come mezzo sostenibile e salutare per muoversi ogni giorno per andare a scuola e al lavoro”. Nelle vie del centro storico di Milano, tanti volontari di ALT onlus hanno distribuito un “moschetto” a forma di cuore a tutte le persone che sulle strade della città usano il buonsenso, preferendo la bicicletta all’automobile.

Redazione Humanitas Salute: