Un convegno mette la paziente attiva e collaborativa al centro della lotta a questa patologia.

Il tumore al seno può essere oggi definitivamente guarito in un numero sempre maggiore di casi, grazie a percorsi di cura innovativi e personalizzati sulle specifiche caratteristiche cliniche e biologiche di ogni singolo caso. Queste nuove possibilità terapeutiche hanno reso ancor più centrale il ruolo della paziente, che viene sempre più spesso coinvolta nella condivisione delle scelte riguardanti la propria malattia.
Per questo il 29 ottobre 2011 presso il Centro congressi di Humanitas si terrà “Paziente diplomata: seminario per donne con e senza tumore al seno” che vuole essere per tutte le donne – e in particolare per quelle che già hanno dovuto confrontarsi con il tumore – un’occasione per informarsi sui più recenti progressi compiuti dalla ricerca, così da poter interagire con l’équipe medica in modo più efficace, complice e costruttivo.

PER ISCRIVERSI
La partecipazione al seminario è gratuita previa iscrizione obbligatoria
E’ possibile iscriversi:

• via e-mail: centro.congressi@humanitas.it
• via web, cliccando qui

La partecipazione è gratuita, l’iscrizione è obbligatoria.

L’incontro è organizzato da Wolfgang Gatzemeier e Claudio Andreoli dall’Unità di Senologia in collaborazione con due importanti associazioni: la Scuola Italiana di Senologia e “mamazone – Frauen und Forschung gegen Brustkrebs”. La prima da oltre 25 anni cura in Italia la formazione di tutte le figure professionali impegnate nella gestione delle pazienti con patologia mammaria e promuove campagne di educazione sanitaria e informazione volte a far crescere la cultura della prevenzione. La seconda, fondata nel 1999 dalla giornalista e scrittrice bolzanina Ursula Goldmann-Posch, è invece promotrice in Germania e in Alto Adige di numerose iniziative per la lotta al cancro al seno e, fra queste, anche del progetto “Paziente Diplomata”.

Ma chi è una “Paziente Diplomata”?
La definizione si riferisce al bagaglio di apprendimento specifico e alla più generale consapevolezza della persona acquisisce:
– perché direttamente colpita dalla malattia
– perché vicina a qualcuno che la sta vivendo
– perché desidera prevenirne l’insorgenza o essere preparata ad affrontarla.

In tutti i casi, ciò che la caratterizza è il porsi come soggetto attivo a tutti gli effetti.
Sono pazienti diplomate, vale a dire consce, evolute e partecipative:
– le donne che curano la salute del proprio seno e vogliono conoscere i risultati delle ricerche scientifiche ed epidemiologiche relative alla diagnosi precoce
– le donne già affette da tumore, che intendono essere informate sulle nuove possibilità di cura e sullo stadio e sullo sviluppo degli studi più rilevanti in campo internazionale.
– le donne che cooperano con il proprio medico nella prevenzione, diagnosi, terapia e follow-up
– le donne che cercano di trovare risposte alle loro domande in piena libertà, serenità e fiducia
– le donne combattive, che non si arrendano di fronte a nessun tipo di ostacolo attinente alla malattia.

Quello alla mammella è il tumore più frequente, che, solo in Italia, presenta ogni anno 37.000 nuovi casi e per questo la malattia interessa tutti, direttamente e indirettamente. La sua diagnosi non equivale più a una condanna, perché accertamenti sempre più precoci e terapie d’avanguardia hanno radicalmente migliorato le prospettive e la qualità di vita. Il 29 ottobre esperti di differenti discipline tratteranno nel dettaglio queste problematiche per cui ci auguriamo che il convegno sia per le nostre pazienti un’opportunità di un approfondimento utile a evitare, a sconfiggere e a convivere nel miglior modo possibile con la malattia e, al tempo stesso, possa offrire spunti propostivi per una riflessione sulla più ampia sfera dell’umano. Il tumore al seno riguarda tutta la società.

Scarica il programma dell’evento.

A cura della Redazione