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Prevenzione

Gli integratori di vitamine prevengono i tumori?

31/05/2011

Gli integratori vitaminici che contengono selenio sono considerati un aiuto contro alcune patologie, ma un recente studio ne mette in dubbio alcune proprietà.

Il selenio è ritenuto da tempo parte importante dell’alimentazione umana. Molti degli integratori vitaminici in commercio lo contengono e se ne parla diffusamente come rimedio contro il processo di invecchiamento, le malattie del sistema immunitario e l’insorgenza di alcuni tumori, fra i quali quello della prostata. Una review recentemente pubblicata dalla Cochrane Library, incentrata su più di 50 studi osservazionali, ha invece evidenziato che non è possibile mettere in relazione l’assunzione di integratori contenenti selenio con una più bassa incidenza di tumori. Date le conclusioni cui sono giunti i ricercatori, ci siamo chiesti quali siano i reali benefici dell’assunzione di integratori a base di Selenio, particolarmente nella prevenzione dei tumori. Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Maria Chiara Tronconi, aiuto dell’Unità Operativa di Oncologia Medica ed Ematologia dell’Humanitas Cancer Center.

Dott.ssa Tronconi, qual è la reale funzione del selenio nella prevenzione dei tumori?
“Il selenio, oltre ad essere molto importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e della tiroide, è fondamentale nel processo di eliminazione dei radicali liberi da parte dell’organismo. I radicali liberi sono dei mutageni che, quando non vengono espulsi dall’organismo, possono danneggiare il dna delle cellule, favorendo in questo modo lo sviluppo dei tumori. Questo è il motivo per il quale si è sempre pensato che il selenio fosse utile alla prevenzione”.

Il ruolo del selenio nella prevenzione è stato messo in discussione dagli studi più recenti?
“No. Il selenio, essendo presente nel terreno, entra naturalmente nella catena alimentare, attraverso i cibi di origine sia vegetale che animale. Quello che è attualmente in discussione è l’utilità, ai fini della prevenzione, di assumerne una quantità maggiore attraverso gli integratori, cosa che non è ancora stata dimostrata. È stato invece documentato come assumere una quantità eccessiva di selenio abbia effetti collaterali rilevanti, come l’insorgenza del diabete mellito o di tumori secondari della pelle. Gli autori sostengono che sia necessario effettuare studi più dettagliati, che tengano conto anche di variabili come la presenza del selenio nel territorio (e quindi nell’alimentazione di chi lo abita), le diverse quantità che si assumono, l’età e l’etnia della popolazione. È difficile contemperare tutti questi fattori ma è il solo modo di effettuare ricerche veramente utili”.

Gli integratori al selenio, allora, in quali casi servono?
“Gli integratori vitaminici possono essere molto utili: quando si determinano delle carenze nell’alimentazione o nel metabolismo, noi medici siamo i primi a prescriverli al paziente e riconoscerne la validità. Il problema è che le persone spesso non sono bene informate e ne fanno un uso non corretto. Non esistono metodi assoluti per prevenire i tumori; si conoscono tanti elementi che possono essere d’aiuto ma, in generale, la cosa migliore è avere abitudini sane ed un’alimentazione varia ed equilibrata; la cosa migliore sarebbe assumere gli integratori solo dopo averne parlato con il proprio medico”.

A cura della Redazione

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