Prevenzione

Tumore al seno: il fumo aumenta il rischio nelle donne in menopausa

29/03/2011

Un recente e importante studio stabilisce un legame preciso tra tabagismo e tumore del seno in menopausa. E tra gli anni in cui si fuma e il rischio di ammalarsi.

Fumare aumenta il rischio di tumore al seno. Sono questi i risultati di un’indagine pubblicata recentemente sul British Medical Journal. Si tratta di uno studio molto ampio, che ha valutato i dati relativi a circa 80.000 donne che sono state monitorate per più di 10 anni in 40 diversi centri specializzati americani. Lo studio ha anche fatto emergere un nesso evidente fra il numero di anni di tabagismo e la possibilità di ammalarsi. Ne parliamo con il dott. Corrado Tinterri, responsabile della Breast Unit di Humanitas Cancer Center.

“Il dato che è emerso, l’aumento del 9% del rischio di sviluppare neoplasie al seno per le ex fumatrici e del 16% per chi non ha ancora smesso, è in linea con il fatto che il fumo è partecipe nei processi di formazione e di progressione di tutte le neoplasie. Nel migliore dei casi si tratta di un fattore che concorre al peggioramento dell’evoluzione e della prognosi della malattia”.

Visti i risultati, le fumatrici dovrebbero prendere qualche accorgimento particolare?

“Certamente le donne che fumano da lungo tempo sono maggiormente soggette ai rischi connessi all’esposizione ai fattori carcinogenetici del fumo. Non è mai troppo presto o troppo tardi per smettere con le sigarette”.

Perché il fumo aumenta il rischio di tumore al seno proprio durante la menopausa?

“Non credo sia un dato da leggere dal punto di vista strettamente anagrafico, penso piuttosto che sia il risultato del fatto che lo studio analizzasse la fascia specifica di popolazione, di età compresa fra i 50 e i 79 anni; probabilmente, se avessimo la possibilità di esaminare anche altri segmenti di popolazione scopriremmo la stessa causalità, solo in parte mitigata dal fatto che una donna più giovane è probabilmente stata esposta agli effetti del fumo di sigaretta per un tempo minore: i fattori carcinogeni, infatti, si accumulano nell’organismo dei fumatori nel corso del tempo. L’elemento veramente preoccupante è legato all’aumento significativo delle donne che hanno l’abitudine di fumare negli ultimi anni, un dato che ha sicuramente concorso all’incremento dell’incidenza dei tumori nelle donne“.

L’aumento delle donne fumatrici non è, tuttavia, il solo elemento allarmante. Il tabagismo è un problema sanitario rilevante, specie in considerazione del progressivo invecchiamento della popolazione, in tutti i paesi sviluppati ed in particolare in Italia. I danni arrecati dal fumo non si limitano a chi ha questa abitudine. “Lo studio pubblicato sul British Medical Journal è senz’altro molto importante, perché dimostra come l’esposizione al fumo possa essere anche la causa di tumori che prima non erano strettamente correlati al tabagismo, come il tumore al seno – aggiunge la dott.ssa Licia Siracusano, referente del Centro antifumo di Humanitas -. Non bisogna dimenticare che chi fuma, specialmente se in spazi chiusi, espone a sostanze carcinogene anche le persone che gli stanno intorno. Lo studio in questo senso fornisce informazioni precise: anche il fumo passivo aumenta il rischio di tumore al seno nelle donne in menopausa. Il fumo passivo è altrettanto dannoso di quello attivo e il danno colpisce indiscriminatamente fumatori e non fumatori. Penso inoltre che tutti gli studi compiuti nel tempo abbiano ampiamente provato che il danno sia proporzionale al numero di anni di tabagismo. Vedo quindi con molta preoccupazione il fatto che l’età media alla quale si comincia a fumare si stia abbassando ulteriormente“.

A cura di Matteo Nicolosi

 

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