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Prevenzione

D6, ecco la “sentinella” che protegge il feto

30/01/2007

Una “sentinella” presente nella placenta, utile a proteggere il feto da malattie infiammatorie, cause di aborti spontanei: è il recettore D6, vero e proprio “filtro” che regola l’ingresso nel feto di stimoli infiammatori presenti nella circolazione della madre. Questi sono gli importanti risultati del lavoro di ricerca coordinato dall’équipe del prof Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’Istituto Clinico Humanitas, e dal prof. Massimo Locati dell’Università degli Studi di Milano, nell’ambito del progetto europeo EMBIC, pubblicati sull’autorevole rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America). Lo studio ha coinvolto inoltre il prof. Pierluigi Meroni del Dipartimento di Medicina Interna dell’Università degli Studi di Milano e Istituto Auxologico Italiano, e ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste, del Duke University Medical Center di Durham (USA) e dell’Università di Rijeka (Croazia).

Il recettore D6 – come vera “sentinella”– blocca le chemochine, proteine prodotte sia dal feto, sia dalla madre. Il gruppo di ricerca ha individuato il recettore D6 nella placenta, ed in particolare al confine tra sangue materno e feto (sinciziotrofoblasto), e ne ha dimostrato il ruolo fondamentale nella protezione del feto. I ricercatori hanno infatti osservato in laboratorio un netto incremento nel tasso di aborti spontanei associati a malattie infiammatorie (in particolare la sindrome anti-fosfolipidi, provocata da auto-anticorpi) in caso di assenza del recettore.
“In condizioni normali – spiega il prof. Mantovani, docente di Patologia Generale all’Università degli Studi di Milano – le chemochine giocano un ruolo essenziale nella difesa immunitaria, guidando i globuli bianchi dove più sono necessari. Limitando il numero di queste proteine, il recettore D6 controlla proprio lo sviluppo della risposta. I risultati di questo studio dimostrano che in caso di infiammazione questo recettore svolge un ruolo essenziale nel salvaguardare il feto dai globuli bianchi che, causando un danno infiammatorio, possono provocare la perdita del feto. Stiamo inoltre investigando l’importanza di questo meccanismo nello sviluppo di alcune forme di tumore favorite da una risposta infiammatoria”.

Questa scoperta potrebbe aprire scenari interessanti: “Il prossimo passo – spiega il prof. Locati – consisterà nel valutare l’associazione tra varianti genetiche del recettore, rischio di malattie infiammatorie e perdita del feto, ma soprattutto la possibilità di creare un farmaco sul modello della ‘super-sentinella’ nella lotta contro le infiammazioni”.
L’uscita su PNAS segue un’altra autorevole pubblicazione su Nature Reviews in Immunology, che ha riconosciuto il ruolo del recettore D6 proposto da Alberto Mantovani e Massimo Locati: D6 è un recettore particolare che, come una spugna, riconosce e intrappola vari tipi di chemochine, le proteine che “guidano” i globuli bianchi provocando il danno infiammatorio.

A cura della Redazione

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