L’intervento di implantologia è diventato negli ultimi anni una delle operazioni più comuni per la sostituzione dei denti mancanti. Sono molte le procedure implantologiche che permettono di riportare il sorriso alla sua armonia: tra queste, c’è l’implantologia a carico immediato.
Questa tecnica consente di ovviare alla perdita dei denti in un’unica seduta e ritornare fin da subito a mangiare e a sorridere.
Approfondiamo l’argomento insieme al professor Roberto Weinstein, Direttore Scientifico dell’Odontoiatria Humanitas.
Cos’è l’implantologia a carico immediato e come funziona
L’implantologia a carico immediato è una tecnica che consente, a seconda dei casi, di ripristinare l’estetica e le funzionalità del sorriso in sole 24/48 ore, e che permette al paziente di ritornare a svolgere le normali attività quotidiane in breve tempo.
L’implantologia a carico immediato consiste nell’inserimento degli impianti dentali, viti in titanio, dove mancano i denti, e nell’applicazione di una protesi provvisoria, formata da uno o più denti artificiali. Il tutto, in un’unica seduta.
In questo modo si favorisce la guarigione della bocca e restituisce al paziente un sorriso armonioso e funzionale dopo solo qualche ora. La protesi provvisoria, dopo alcuni mesi, verrà quindi sostituita con quella definitiva.
Perché ricorrere all’implantologia a carico immediato?
In alcuni casi la perdita di uno o più denti può riguardare aree visibili della bocca, e la cosa provoca spesso senso di disagio.
Il dentista può decidere di ricorrere all’implantologia a carico immediato anche per aiutare il paziente dal punto di vista psicologico, e per ridare al paziente un nuovo sorriso senza dover aspettare diversi mesi prima di ritornare a sorridere e a mangiare ciò che desidera.
Quando si può fare l’intervento?
Ci sono alcuni requisiti fondamentali per lo svolgimento dell’intervento di implantologia a carico immediato:
- la presenza di un osso mandibolare e/o mascellare che abbia la giusta densità e lo spessore adatto all’inserimento dell’impianto;
- L’assenza di problematiche a carico delle gengive.
Questo secondo punto è importante: per procedere con l’intervento è necessario che non vi siano patologie orali o infiammazioni che potrebbero compromettere lo stato di salute della bocca.
Per accertarsi che queste condizioni siano rispettate, il dentista effettua uno studio approfondito del caso clinico tramite l’utilizzo di attrezzature e strumenti all’avanguardia, così da avere una visione approfondita e completa della struttura ossea e del cavo orale del paziente.
Sarà poi l’odontoiatra, attraverso lo scanner orale, uno strumento digitale tramite il quale è possibile ottenere diverse informazioni sulla forma e le dimensioni delle arcate dentali, e richiedere delle radiografie aggiuntive.
A questo punto il dentista deciderà se optare per un intervento di implantologia a carico immediato o se sottoporre il paziente ad altre tipologie di trattamento.