Lo sai che la sordità negli anziani può essere ereditaria?

Nella percezione degli anziani oltre ai fattori ambientali anche la familiarità, cioè la componente ereditaria, gioca un ruolo rilevante nella sordità. Non va dimenticato però che solo un terzo degli ipoacusici in età senile, cioè delle persone affette da sordità da anziani, ha un danno determinato dal logorio da esposizione al rumore dell’apparato acustico – spiega il dottor Luca Malvezzi, Otorinolaringoiatra e specialista in chirurgia cervico facciale dell’ospedale Humanitas. – Altri fattori importanti nella sordità negli anziani sono malattie con componente ereditaria come l’otosclerosi, infezioni croniche dell’orecchio e assunzione di farmaci ototossici. La presbiacusia, ovvero l’ipoacusia dell’età senile, è un’ipoacusia neurosensoriale con una curva che scende sulle frequenze acute e medie. L’individuo che ne è affetto lamenta difficoltà nella percezione dei suoni acuti, il trillo del telefono o del campanello di casa, e nell’ascolto di voci con queste caratteristiche, prevalentemente donne e bambini; oppure difficoltà alla comprensione di alcune parole in ambiente rumoroso come una strada trafficata, un mercato, un bar. Un semplice esame audiometrico tonale determina lo stato di funzionamento del nostro udito. La protesi acustica, spesso vissuta come un handicap, è l’unica soluzione nella presbiacusia. Si tratta infatti di uno strumento che consente non solo di sentire meglio, ma soprattutto di mantenere i nostri rapporti sociali che se abbandonati per la vergona di non sentire possono contribuire ad una vecchiaia più solitaria e triste. 

Dott. Luca Malvezzi: