È il piccante che ti salva. Lo afferma uno studio cinese, condotto su un campione di 500.000 persone tra i 30 ed i 70 anni, monitorate per 7 anni. L’esito dell’indagine ha rivelato che, gli abituali consumatori di cibi piccanti abbattevano del 10% il rischio di mortalità, mentre gli amanti delle spezie (combinate al peperoncino) riducevano il medesimo tasso del 14%. Proprio una delle spezie più note al mondo potrebbe quindi custodire il segreto di una prolungata giovinezza. Ma sarà vero?
“Sicuramente – spiega la biologa nutrizionista di HMC – la capsaicina e la vitamina C presenti nel peperoncino, possono svolgere un’importante funzione benefica sull’organismo sotto il profilo anti-ossidante. Concludere però, come riportato dal British Medical Journal che il consumo quotidiano di alimenti speziati contrasti il rischio di morte è ancora avventato.” Fino a nuove conferme o smentite, nella nostra cucina, potrebbe essere comunque una buona idea fare posto, non solo a questo ingrediente ma anche ad altri alimenti noti alleati della longevità. Ci riferiamo alle arance rosse e all’uva nera (entrambe ricche di antocianine), al tè verde e nero (per la presenza di e epigallocatechingallato), ai cachi, alle fragole e alle mele (fonte di fisetina), agli asparagi, ai capperi, alle cipolle e alla lattuga (per l’elevato contenuto di quercetina).
Per saperne di più visita il sito di Humanitas Medical Care