Stai leggendo Attività fisica, dopo le feste attenzione al rischio crampi

Sport

Attività fisica, dopo le feste attenzione al rischio crampi

09/01/2018

Il ritorno all’attività fisica dopo le festività natalizie può nascondere un’insidia: i crampi muscolari. Sebbene questi possano sorgere anche da inattivi, basti pensare a quelli che si verificano di notte, è frequente la loro comparsa quando si fa sport. Ad esempio quando si è stati fermi per un po’ di tempo e poi si torna in movimento: «Sono i cosiddetti “crampi da fatica” che possono colpire chi è fuori allenamento e si dedica all’attività fisica. Anche una lunga passeggiata in montagna o la corsa della domenica possono associarsi a questo disturbo. Lo stesso che può succedere al calciatore che termina una partita ai tempi supplementari venendo da settimane con pochi minuti nelle gambe», aggiunge il dottor Piero Volpi, Responsabile di Ortopedia del Ginocchio e Traumatologia dello Sport di Humanitas.

Cosa sono i crampi?

Una contrazione involontaria e anche piuttosto intensa. È questo il crampo, o spasmo muscolare, che può interessare sia un solo muscolo, anche parzialmente, sia diversi muscoli. Più di frequente sono colpiti il polpaccio, i muscoli delle cosce, ovvero i quadricipiti e i flessori, ma anche quelli delle mani e dei piedi, delle braccia come i tricipiti e dell’addome.

Un crampo può essere anche piuttosto doloroso. Il muscolo può apparire deformato o più rigido al tatto. Può durare pochi secondi o qualche minuto e ricorrere più volte nell’arco di un match o di un allenamento; l’indolenzimento muscolare può protrarsi per diversi giorni.

In alcune condizioni è più probabile che insorgano i crampi: «La loro genesi non è facilmente riconducibile a qualcosa di certo tuttavia – ricorda il dottor Volpi – la disidratazione, con una riduzione dei sali minerali importanti per l’organismo come potassio e magnesio, l’insufficiente stretching prima dell’attività fisica, la fatica e lo scarso livello di attività sono tutti elementi correlati alla comparsa dei crampi».

Nello sport

Riguardo l’attività sportiva, tanto ricreativa quanto amatoriale o professionistica, l’insorgenza di un crampo è associata alla durata e all’intensità dell’esercizio fisico: «Ad esempio la corsa su lunghe distanze o una partita di tennis che dura molte ore possono favorire i crampi muscolari. Gli appassionati di calcio hanno bene in mente cosa siano e quando tendono, più spesso, a colpire i giocatori, e cioè quando le partite superano i novanta minuti arrivando ai supplementari».

Come accennato i crampi possono colpire diversi muscoli. I grandi muscoli delle gambe vanno incontro a crampi con il calcio, il basket, la corsa, il ciclismo e il tennis, ad esempio. Quest’ultimo è anche causa di crampi a mani e braccia, così come la scherma: «Più spesso però sono i muscoli delle gambe, in particolare il tricipite surale, a subire lo stress maggiore e  andare incontro a contrattura».

Cosa fare quando si avvertono i crampi?

«È fondamentale lo stretching. Questo funziona in particolare come terapia oltre che come azione preventiva durante il riscaldamento per attivare la muscolatura», aggiunge il dottor Volpi. «Con lo stretching si esercita infatti un’azione di tipo meccanico per stirare il muscolo contratto. Sempre per rimanere in ambito calcistico, è ciò che fanno i calciatori quando sollevano e stendono le gambe a compagni di squadra o avversari in preda ai crampi, “spingendo” il piede verso il ginocchio».

«Contro i crampi è importante mantenere un livello adeguato di idratazione soprattutto se l’attività fisica è intensa e duratura; è sufficiente bere acqua o ricorrere agli integratori. Altrettanto importante è fermarsi, dal momento che i crampi pregiudicano l’attività fisica, e riposarsi, anche solo un giorno e una notte. In questo modo si evita di andare incontro a una “recidiva”. L’applicazione di ghiaccio o di antinfiammatori a uso topico è invece poco efficace», conclude il dottor Volpi.

Articoli che potrebbero interessarti

Non perderti i nostri consigli sulla tua salute

Registrati per la newsletter settimanale di Humanitas Salute e ricevi aggiornamenti su prevenzione, nutrizione, lifestyle e consigli per migliorare il tuo stile di vita