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Intestino, troppa attività fisica può danneggiarlo?

23/06/2017

Che l’attività fisica faccia bene non ci sono dubbi. Esagerare, però, potrebbe nascondere qualche insidia. L’esercizio fisico praticato in modo strenuo avrebbe infatti un impatto negativo sull’integrità e la funzione gastrointestinale. È la conclusione di uno studio realizzato dalla Monash University e dalla University of Tasmania (Australia) pubblicata su Alimentary Pharmacology & Therapeutics. Questa revisione della letteratura sull’argomento, condotta molto bene, conferma che, nel breve termine, le attività “vigorose” e prolungate hanno effetti acuti, ma reversibili, sugli atleti sani.

Il team ha revisionato gli studi che hanno avevano la relazione tra movimento e funzione gastrointestinale. Esercizi di resistenza, corsa e ciclismo erano alcune delle attività prese in considerazione dagli autori degli studi revisionati. I ricercatori parlano di “sindrome gastrointestinale indotta dall’esercizio fisico” che potrebbe portare a complicazioni croniche o acute per la salute. In particolare è emerso che l’eccesso di esercizio fisico potrebbe danneggiare le cellule dell’intestino, potrebbe renderle permeabili inducendole a rilasciare delle tossine che, una volta entrate in circolo, potrebbero causare diversi disturbi.

(Per approfondire leggi qui: “Troppa attività fisica aumenta il rischio di anemia”, vero o falso?)

I ricercatori hanno collegato il rischio di disturbi intestinali allo stress dovuto ad almeno due ore di esercizio fisico al 60% del Massimo Consumo di Ossigeno (un parametro che misura il quantitativo massimo di ossigeno che si può utilizzare in uno sforzo fisico intenso). Fare attività fisica in ambienti ad alte temperature sembrerebbe avere, inoltre, un effetto aggravante.

Quali sono gli effetti dell’esercizio fisico troppo intenso e prolungato sulla funzione intestinale?

Oltre agli effetti locali a livello intestinale, come il ridotto apporto di sangue agli organi addominali, il danno della parete intestinale, il rilascio di tossine e uno stato di infiammazione generale si possono osservare anche un malassorbimento di nutrienti e un’alterazione della motilità gastrica e intestinale. L’esercizio intenso può inoltre causare sintomi gastrointestinali, sia del tratto alto (stomaco) che basso (addome) e questi disturbi possono spesso limitare lo svolgimento dell’attività fisica prolungata.

Dai dati pubblicati in letteratura non si riesce però ancora a evincere se i danni “da troppo esercizio” possono associarsi allo sviluppo di disturbi cronici, pertanto sono necessarie ulteriori ricerche.

I benefici per l’intestino

Naturalmente l’attività fisica regolare resta un valido alleato per chi soffre, ad esempio di stipsi, reflusso gastrico o sindrome del colon irritabile: se a intensità bassa/moderata, l’attività fisica è di grande ausilio non solo nei pazienti che soffrono di questi disturbi funzionali gastrointestinali ma anche nelle malattie infiammatorie croniche intestinali.

(Per approfondire leggi qui: Fai pace con il colon irritabile, ecco come)

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