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Ivan Zaytsev: la pallavolo? Uno sport sano! Ecco perché

02/11/2016

Con la ripresa della scuola tanti bambini e ragazzi avranno rimesso piede in palestra o su un campo da gioco. Per gli indecisi possiamo consigliare la pallavolo. Anzi, la facciamo consigliare da uno che se ne intende, il grande martello della nazionale azzurra Ivan Zaytsev, idolo degli appassionati di volley di tutta Italia.

L’abbiamo incontrato e gli abbiamo chiesto perché un bambino dovrebbe scegliere la pallavolo. «La pallavolo è uno sport di squadra. Si sottovaluta questo aspetto, ma credo sia importante sottolineare come i giovani abbiano piacere a stare e divertirsi in compagnia e per farlo conoscono solo il calcio. Prendete un pallone che sia da volley o da basket e troverete un sacco di amici e compagni per la vita».

«La pallavolo ha poi un ambiente sano e credo sia importantissimo per i genitori che pensano non esista alternativa al calcio. Provate a portare i bambini in un palasport ad assistere a una partita e vedrete che non sarà così difficile farli gasare ed emozionare: correranno ad iscriversi ad una scuola di volley, parola mia!».

(Per approfondire leggi qui: Il basket fa bene ai bambini)

In inverno pallavolo, in estate beach volley: uno sport “quattro stagioni”. «Anche al mare in vacanza può essere praticato sulla sabbia. Il beach volley è troppo divertente e per me aiuta tantissimo a “completare” i colpi in attacco e la predisposizione in difesa di un pallavolista da taraflex».

Quali sono i valori che la pallavolo può insegnare ai più piccoli?

«In un gioco di squadra devi adattarti, metterti in discussione. Devi crescere presto, non sei tu da solo con una racchetta o in una vasca, non puoi permetterti il lusso di dire “vinco io, è merito mio”. La pallavolo è “insieme”, una responsabilità condivisa dove però ognuno dà il suo contributo, nessuno è più o meno importante dei suoi compagni. È una lezione di vita la pallavolo», dice convinto Ivan Zaytsev.

Anche dagli spalti si percepisce questo spirito di squadra e i tifosi lo incarnano: «La pallavolo è uno sport storicamente molto pulito, si vedono tantissimi neonati al palazzetto, si sentono cori di incitamento per la propria squadra, i tifosi non si divertono ad insultare l’avversario. Sono pochi gli sport di squadra che possono vantarsi di avere tifosi così calorosi e rispettosi».

Con la pallavolo si impara a controllare l’agonismo

Tra bagher e schiacciate si impara a essere determinati ma non aggressivi e soprattutto onesti. «Non esiste il contatto fisico, la rete che divide le due squadre tiene a bada l’agonismo e l’adrenalina per i bambini è fondamentale capire che non c’è niente di sbagliato nel voler vincere, ma non a tutti i costi, barando o con atteggiamenti antisportivi. Devi dimostrare di essere superiore per vincere in campo e allenandoti altrimenti ti fai la doccia prima del previsto!»

(Per approfondire leggi qui: Genitori, tranquilli: anche con l’asma i bambini possono fare sport)

E tra gli atteggiamenti antisportivi c’è anche il doping, «una gran brutta parola da affiancare allo sport. Chi si dopa è un insicuro e per tanto andrebbe aiutato, a livello umano dico. Sul lato sportivo c’è un sistema giudiziario un po’ da rivedere, ma non è mia competenza perciò mi fermo qui. Mi piacerebbe avere più fiducia in chi controlla questi aspetti, questo sì. Ultimamente ci sono troppe ombre che non fanno bene a chi è pulito e lo è sempre stato», ricorda lo “zar”.

 

Vuoi sapere come poter prevenire gli infortuni nella pallavolo? Leggi i consigli di Ivan Zaytsev

 

* Foto tratta dal profilo Facebook ufficiale di Ivan Zaytsev

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