Milano, gruppi di cammino come terapia

Camminare. Un toccasana per la salute e la forma fisica. Soprattutto per gli anziani. Per dire stop alla sedentarietà, spesso causa di numerose malattie, l’ASL di Milano ha organizzato i “Gruppi di cammino”, iniziativa che vede coinvolto un gruppo di persone che si ritrovano, due o tre volte la settimana, per camminare lungo un percorso urbano o extraurbano inizialmente sotto la guida di professionisti e successivamente sotto quella di uno o più conduttori (walking leaders) interni al gruppo. Un’occasione per fare prevenzione socializzando con altre persone all’insegna della salute e non della competizione.

Cosa serve per partecipare ad un “Gruppo di cammino”? Bastano scarpe comode e abbigliamento idoneo. L’attività è gratuita e si svolge all’interno dei parchi cittadini (scopri qui quali sono) durante tutti i mesi dell’anno.

Perché camminare fa bene?

«Camminare rappresenta la forma di attività fisica più semplice, sicura e diffusa. Camminare a passo veloce almeno per trenta minuti al giorno tutti i giorni della settimana assicura un netto miglioramento della qualità della vita e una riduzione della mortalità per tutte le cause. Molte infatti sono le evidenze scientifiche che dimostrano come questo tipo di attività riduca significativamente il rischio di malattie cardiovascolari, diabete, tumore al seno e colon, malattie osteo muscolari, etc».

Come camminare in modo corretto?

«E’ importante utilizzare scarpe adatte, abbigliamento comodo, mai a digiuno, evitare i momenti della giornata troppo freddi o troppo caldi. In particolare occorre camminare a passo abbastanza veloce (almeno facendo 100 passi in un minuto) e per un tempo di almeno mezz’ora (chi non riesce, ad esempio gli anziani, può camminare più volte per periodi più brevi ma almeno di 10 minuti ciasciuno). Importante, oltre ad una camminata così strutturata, è anche approfittare di qualsiasi occasione, anche durante la giornata lavorativa, per camminare e muoversi, preferendo le scale all’ascensore e camminando al posto di prendere i mezzi per tragitti brevi».

 

 

Redazione Humanitas Salute: