E’ la ricetta per stare bene, raccomandata dall’Istituto superiore di sanità. Gli esperti dettano la tabella di marcia perfetta per tutte le età, anche in estate.
Dottor Respizzi, non sembra una grande novità…
“Effettivamente non lo è. Probabilmente la necessità di ribadire l’importanza di svolgere movimento vuole essere uno stimolo di educazione sanitaria. La quantità, però, è sottostimata e, inoltre, eccessivamente generalista. Non si specifica, per esempio, cosa significa attività intensa o moderata. Si deve partire, invece, dal presupposto che l’esercizio fisico è terapeutico tanto quanto una medicina e, quindi, deve essere ‘dosato’ nella quantità. E’ poco praticabile dare una dose generale di esercizio così come non si prescrive un farmaco dicendo di prenderne ‘un po”. Si deve essere molto più specifici. E il medico dello sport è la persona di riferimento che, in base alle condizioni di una persona, imposta il tipo e la quantità migliore di attività per ciascuno tenendo sempre presente che, se si vuole dare una indicazione di massima, ma molto più precisa, il consiglio sono i famosi 10.000 passi di camminata sostenuta al giorno: sono facilmente praticabili e quantificabili con un contapassi, efficaci per il benessere di persone sane, normopeso e con una età compresa tra i 40 e 60 anni. Gli adolescenti sani, invece, possono praticare tutto il movimento che desiderano e, anzi, più ne fanno meglio è di ogni genere”.
Quali sono i suoi consigli per muoversi durante l’estate?
“Consiglio di muoversi. E’ sicuramente più semplice avere voglia di uscire e camminare, fare passeggiate con la bella stagione. Ma attenzione al solleone e ai colpi di calore. Evitare, quindi, gli orari di caldo eccessivo sia per camminare sia per attività estreme come, per esempio, il beach volley (da praticare la mattina presto o la sera tardi). Durante il giorno, se si è al mare si può nuotare e se si è in montagna passeggiare, ma incrementare gradualmente. Non passare, insomma, dalla scrivania al trekking d’alta quota improvvisamente”.
A cura di Lucrezia Zaccaria