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Sport

Olimpiadi invernali di Vancouver 2010: alla scoperta degli sport olimpici

16/02/2010

Partite le Olimpiadi invernali 2010. Conosciamo più da vicino le 15 discipline olimpiche in gara a Vancouver.

Quest’anno tocca a Vancouver ospitare, dal 12 al 28 febbraio, le Olimpiadi invernali 2010. Con l’aiuto dei professionisti di Humanitas, abbiamo preparato delle utili schede introduttive che ci aiuteranno a seguire meglio le 15 discipline olimpiche: biathlon, bob, combinata nordica, curling, freestyle, hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità, salto, sci alpino, sci di fondo, short track, skeleton, slittino, snowboard. Passiamoli in rassegna in ordine alfabetico.

Biathlon
Il biathlon è uno sport che combina lo sci di fondo a tecnica libera e il tiro con una carabina di piccolo calibro e che ripete simbolicamente un’attività primordiale: la caccia tra la neve, i lunghi trasferimenti con gli sci, l’incontro con la preda. Si tratta di una disciplina che combina la forza e la resistenza del fondista con la lucidità e la concentrazione del tiratore.
Le gare si svolgono su anelli di varie lunghezze (2 Km, 2,5 Km, 3,3 Km, 4 Km), a seconda della specialità; al termine di ogni giro gli atleti devono effettuare una sessione di tiro al poligono, di cinque colpi ciascuna.
Nel corso delle Olimpiadi assisteremo a diversi tipi di gara: individuale (20 Km per gli uomini e 15 per le donne), sprint (10 Km per gli uomini e 7,5 per le donne), inseguimento (12,5 Km per gli uomini e 10 per le donne), staffetta (4×7,5 Km per gli uomini e 4×6 per le donne), partenza in linea (15 Km per gli uomini e 12,5 per le donne).
La 20 Km individuale è la disciplina più antica del biathlon e comprende quattro serie di tiro, due a terra e due in piedi. Lo sprint ha due serie di tiro: una a terra e una in piedi. L’inseguimento è la gara più spettacolare, perché permette anche al pubblico non esperto di seguire e capire la gara, a cui partecipano i primi 60 atleti in base all’ordine di arrivo nella qualificazione. Nella staffetta ognuno dei quattro atleti della squadra deve percorrere l’intera distanza prevista prima di dare il cambio al compagno ed effettuare due serie di tiri di cinque centri ciascuna, a terra e in piedi.

Bob
Sono due le specialità maschili di questo sport, il bob a due e il bob a quattro, mentre nelle gare femminili esiste solamente la specialità a due, ammessa alle Olimpiadi solo nel 2002, a Salt Lake City. Alla partenza tutto l’equipaggio spinge il bob per circa 50 metri alla ricerca della velocità massima, per un tratto che di solito viene coperto in meno di sei secondi a una velocità di circa 40 Km/h, prima che tutti i membri dell’equipaggio entrino a turno nell’abitacolo. L’equipaggio del bob a due è composto dal pilota (che sceglie la traiettoria più veloce tra curve e rettilinei, a velocità folli, che raggiungono i 135 Km/h) e dal frenatore, a cui si aggiungono due laterali nel bob a quattro. Gli elementi che concorrono al successo nelle competizioni di bob sono la spinta, la guida e i materiali (bob e pattini). Oltre a una buona dose di coraggio!

Combinata nordica
La combinata nordica, solo maschile, è composta da due discipline diverse, il salto e lo sci di fondo, e prevede tre prove, due individuali e una a squadre (staffetta). Si tratta di una specialità nata del Nord Europa, dove i norvegesi la fanno da padroni, avendo vinto 10 olimpici ori in 18 edizioni.
La prima prova è quella del salto, dove contano lunghezza, stile ed eleganza del gesto tecnico. Segue lo sci di fondo a tecnica libera (skating), dove emergono la resistenza fisica e il passo dell’atleta. Le gare si svolgono secondo le regole generali delle due discipline.

Curling
In Italia questo sport è arrivato a Cortina negli anni ’30, importato dagli ospiti inglesi e americani, e veniva giocato sui campi da tennis ghiacciati. Si tratta di un gioco a squadre, simile al gioco delle bocce, che si pratica su un campo ghiacciato e che consiste nel far scivolare blocchi di pietra dotati di manico (stone) del peso di 19,96 chili in modo che si arrestino il più vicino possibile al centro di un bersaglio disegnato sul ghiaccio (house). Ogni squadra è composta da 4 giocatori: dopo che un atleta ha effettuato il tiro di inizio, due compagni corrono sul campo di gara precedendo la stone e, con delle scope di crine o panno chiamate broom, ne assecondano la traiettoria e prolungano il momento rotatorio pulendo il tratto di ghiaccio antistante.

Freestyle
Le gare di freestyle consistono nella discesa di una ripida pista compiendo delle evoluzioni aeree e acrobatiche con degli sci molto corti. La spettacolarità è l’elemento che accomuna disciplina e tracciato: gobbe e salti che si sviluppano su due piste parallele che confluiscono in un’unica zona d’arrivo. Sia per gli uomini che per le donne, le specialità del freestyle sono due: gobbe e salti.
La gara di gobbe si svolge su una pista ripida coperta uniformemente di gobbe, da completare nel minor tempo possibile, con la tecnica corretta e presentando due manovre acrobatiche sui trampolini. Per il punteggio contano la tecnica, i salti e la velocità.
La gara di salto consiste nell’esecuzione di due differenti salti acrobatici e per il punteggio contano la fase in aria, la forma e l’atterraggio.

Hockey su ghiaccio
Uno dei più spettacolari e veloci sport di squadra, l’hockey su ghiaccio è uno sport frenetico che richiede tecnica, equilibrio e forza fisica. Nelle competizioni maschili le squadre sono formate da un massimo da 20 giocatori più 3 portieri, in quelle femminili da un massimo di 18 giocatrici più 2 portieri. La squadra non può avere più di 6 giocatori sul ghiaccio durante lo svolgimento del gioco.
I giocatori usano una mazza che termina con una lama piatta per controllare e tirare un disco di gomma dura (puck). L’obiettivo di ogni squadra è tirare il puck all’interno della porta avversaria e impedire agli avversari di segnare. La partita si disputa in tre tempi da 20 minuti ciascuno, con frequenti sostituzioni tra i giocatori.
L’hockey è un gioco molto veloce, con azioni continue, giocatori che pattinano dall’inizio alla fine, il puck che viaggia così veloce che per gli spettatori è spesso difficile seguirlo. E’ un’avvincente combinazione di eleganza, complicato lavoro di squadra e gioco aggressivo.
E’ uno sport dove si coniugano forza e destrezza: il giocatore di hockey ghiaccio deve essere in grado di eseguire movimenti rapidi, deve possedere una buona dose di equilibrio sui pattini tenendo conto del peso dell’attrezzatura che indossa. Deve avere doti di un velocista ma anche forza per contrastare gli avversari durante il gioco, e deve saper tirare”.

Pattinaggio di figura
Questa sempre affascinante disciplina è divisa in quattro specialità olimpiche: individuale artistico maschile e femminile; pattinaggio artistico a coppie; danza su ghiaccio.
Le gare individuali sono suddivise in due fasi: un programma corto e un programma libero. Il primo dura non più di 2 minuti e 50 secondi e prevede otto elementi obbligatori, tra cui salti e trottole, eseguiti in una sequenza a scelta dell’atleta su un pezzo di musica strumentale. Il programma libero ha una durata di 4 minuti e 30 secondi per gli uomini e 4 minuti per le donne: musica, temi e costumi sono a discrezione dell’atleta, ma le musiche possono essere solo strumentali. I giudici valutano la difficoltà della prestazione, la varietà, la pulizia del gesto, la sicurezza nei movimenti e la velocità.
Il pattinaggio a coppie prevede sollevamenti, prese e salti eseguiti simultaneamente dai pattinatori, salti lanciati, spirali e piroette eseguiti singolarmente e in coppia e la gara si compone di un programma corto e di un programma libero. Il corto deve obbligatoriamente comprendere otto elementi: un sollevamento mano nella mano, un sollevamento twist (sia doppio che triplo), un salto lanciato (sia doppio che triplo), un salto individuale, piroette individuali, trottole in coppia, spirale della morte, sequenza di spirali. Le coppie scelgono un pezzo di musica strumentale e devono eseguire i movimenti obbligatori in qualunque ordine nel tempo massimo di 2 minuti e 50 secondi. Il programma libero ha una durata prestabilita di 4 minuti e 30 secondi e, come per i liberi individuali, non esistono più degli elementi obbligatori, ma vengono date delle linee guida per la costruzione del programma. La coppia sceglie la musica strumentale e la coreografia, che comprende movimenti tecnici e artistici, per dimostrare sia la forza individuale che l’abilità nel lavoro di squadra.
La danza su ghiaccio si basa sul ritmo, l’interpretazione della musica e la precisione nei passi e nei sollevamenti, dove la donna non può essere sollevata oltre la spalla dell’uomo. A differenza di quanto avviene nel pattinaggio a coppie, nella danza su ghiaccio l’attenzione ricade maggiormente sul ritmo, l’interpretazione della musica e la precisione nell’esecuzione dei passi. Come nel ballo da sala, i pattinatori rimangono in contatto per quasi tutta la durata della performance. Una competizione di danza su ghiaccio comprende la danza obbligatoria, quella originale e quella libera. Nella danza obbligatoria tutte le coppie eseguono la stessa danza sorteggiata: ritmo e passi sono predeterminati e devono essere eseguiti nel modo esatto. Nella danza originale agli atleti viene assegnato un ritmo da seguire. Le coppie creeranno una danza con movimenti scelti da loro, da eseguire in 2 minuti e 30 secondi. Nella danza libera le coppie sono completamente libere di dimostrare la loro abilità tecnica, la loro capacità di interpretazione e la loro inventiva, con musica (anche cantata) e coreografie di loro scelta. Il limite di tempo è di 4 minuti.

Pattinaggio di velocità
E’ lo sport nel quale l’uomo riesce a raggiungere la velocità più alta, anche superiore ai 60 Km/h, su una superficie piatta, senza l’ausilio di un mezzo meccanico. Quello che un tempo, nei Paesi nordici verso la metà del XIII secolo, rappresentava un mezzo per spostarsi, si è trasformato nello sport più veloce basato esclusivamente sulla forza e su lame larghe appena 1,2 millimetri, lungo un percorso ovale di 400 metri. I pattinatori, attraverso tute aderentissime e un’aerodinamica posizione accovacciata, raggiungono immediatamente andature molto veloci e si confrontano gareggiando a coppie, pattinando in senso antiorario intorno alla pista e cambiando corsia nella zona di cambio una volta per giro, così che entrambi compiano la stessa distanza.
Il programma dei Giochi Olimpici prevede 12 gare, 6 maschili (500 metri, 1.000 metri, 1.500 metri, 5.000 metri, 10.000 metri e inseguimento a squadre su 8 giri) e 6 femminili (500 metri, 1.000 metri, 1.500 metri, 3.000 metri, 5.000 metri e inseguimento a squadre su 6 giri).
I benefici del pattinaggio si riscontrano soprattutto sugli apparati cardiocircolatorio, respiratorio e muscolare. Pattinare per un paio d’ore al giorno ha effetti benefici sul tono muscolare delle gambe e delle braccia, migliora l’efficienza cardiaca e la respirazione, stimola la circolazione venosa, scioglie la cellulite, fa dimagrire perché aiuta a bruciare grassi, a patto di seguire un’alimentazione corretta e senza eccessi”.

Salto
Disciplina esclusivamente maschile, il salto richiede doti di potenza, rapidità, sensibilità, precisione, equilibrio e concentrazione. Le fasi essenziali di questa specialità sono il lancio, lo scatto, il volo e l’atterraggio; un minimo errore in qualunque momento può compromettere in maniera grave il salto stesso.
L’atleta scende lungo il trampolino di ghiaccio e spicca un emozionante volo nel vuoto: l’influsso delle correnti termiche, la parabola di volo più o meno spiccata e il coraggio dell’atleta determinano il risultato finale del salto. I salti da effettuare in gara sono due, più uno di prova, e l’atleta che raggiunge il punteggio più alto, secondo la valutazione di una giuria formata da 5 giudici, si aggiudica il titolo.
Sono tre le specialità olimpiche: due individuali (Normal Hill e Large Hill) e una a squadre composte da 4 atleti.

Sci alpino
Uno tra gli sport più praticati e amati in Italia, ai Giochi Olimpici si presenta con 5 specialità: Slalom, Slalom gigante, Super-G, Discesa libera e Combinata.
Lo Slalom si svolge in due manche, sulla stessa pista ma con differenti tracciati, con un numero di porte variabili tra 55 e 75 per gli uomini e tra 40 e 60 per le donne. Le piste delle gare di Slalom sono piuttosto ripide, con neve spesso ghiacciata artificialmente per evitare il prematuro deterioramento del manto così bruscamente sferzato dalle lamine degli sci.
Anche la gara di Slalom gigante si disputa in due manche sulla stessa pista, ma con differenti tracciati e le porte sono in numero compreso tra 56 e 70 per gli uomini e tra 46 e 58 per le donne.
Il Super-G nasce nei primi anni Ottanta come via di mezzo tra una discesa libera e uno slalom gigante, ma oggi è molto più vicino alla discesa, sia per la velocità che per le caratteristiche tecniche. Il tracciato è segnalato con porte alternate blu e rosse atte a segnalare i cambi di direzione (le porte sono almeno 35 nelle gare maschili e almeno 30 in quelle femminili).
La Discesa libera, sicuramente la più spettacolare tra le specialità dello sci alpino, consente ai discesisti di raggiungere velocità superiori ai 120 Km/h.
La Combinata, specialità che esalta le doti di polivalenza dell’atleta, è formata da una discesa libera e da uno slalom speciale.
Per chi è in buona salute, lo sci di discesa, oltre a essere uno sport molto piacevole e divertente, non è particolarmente allenante per il cuore, ma nemmeno lo danneggia. Il rischio maggiore è semmai quello delle cadute o scontri fra praticanti, quindi di pertinenza traumatologica. Sono quattro i consigli da non trascurare mai. Non esporsi ad altitudini eccessive. Non soffrire troppo il freddo. Non andare mai in affaticamento. Non ‘strafare’ sulle capacità tecniche. I cardiopatici ex provetti sciatori, in particolare, dovranno rassegnarsi a ‘passeggiare’ sulle piste, per non andare in affaticamento ed evitare così il più possibile l’innescarsi di meccanismi metabolici anaerobici”.

Sci di fondo
Disciplina che trae le sue origine nei territori scandinavi come mezzo di trasporto attraverso il paesaggio innevato, lo sci di fondo si svolgerà in 12 gare, su cinque distanze (diverse per uomini e donne) e in due tecniche, classica e libera.
La tecnica classica è quella più tradizionale, dove si gareggia con andatura a sci paralleli, senza mai abbandonare gli appositi binari tracciati sulla pista. La tecnica libera consente allo sciatore di scegliere i movimenti da compiere e il tipo di andatura. Poiché la maggior parte degli sciatori opta per uno stile simile al pattinaggio, spingendo gli sci con entrambe le gambe, sinonimo di tecnica libera è diventata la ‘skating’.
Le gare olimpiche prevedono: Sprint con tecnica libera; Inseguimento (15 Km + 15 Km per gli uomini e 7,5 Km + 7,5 Km per le donne) con tecnica classica/libera; Individuale (15 Km per gli uomini e 10 Km per le donne) con tecnica classica; Partenza in linea (50 Km per gli uomini e 30 Km per le donne) con tecnica libera; Team sprint con tecnica classica; Staffetta (4×10 Km per gli uomini e 4×5 Km per le donne) con tecnica classica/libera.
Nello sci di fondo conta molto il lavoro muscolare continuo e prolungato, di resistenza, cioè aerobico. Molto allenante per l’apparato cardiovascolare, utile per la prevenzione primaria e secondaria anche se praticato a livello amatoriale. I cardiopatici, naturalmente, devono praticarlo sotto controllo medico e meglio se utilizzano il cardiofrequenzimetro, in modo da agire entro quei limiti di frequenza cardiaca adatti alla loro problematica. L’obiettivo: poter praticare lo sport in completa sicurezza ottenendone dei benefici”.

Short track
Da Albertville 1992 lo Short track, una disciplina del pattinaggio, è diventato disciplina olimpica e l’Italia conquista il suo primo oro a Lillehamer nel 1994 con la staffetta maschile dei 5.000 metri.
Le gare di Short track sono rapide e spettacolari e si disputano sulle tipiche piste da hockey da 30×60 metri, con almeno 4 pattinatori che gareggiano per le distanze brevi e 6 per i 1.500 metri. La tecnica degli atleti è caratterizzata da una posizione del corpo particolare, che si inclina fino a 30°, man mano che tocca terra in curva.
Le gare sono divise in individuali e staffetta, sia maschili che femminili, sulle distanze di 500 metri (4 giri e mezzo), 1.000 metri (9 giri) e 1.500 metri (13 giri e mezzo), la staffetta è di 5.000 metri (45 giri) per gli uomini e di 3.000 metri (27 giri) per le donne. Nella staffetta il cambio viene effettuato toccando il compagno, una vera e propria spinta per trasmettere la propria velocità.

Skeleton
Scomparso dallo scenario olimpico per molti anni e riammesso solo nel 2002 a Salt Lake City, lo Skeleton è senza dubbio una disciplina spettacolare. A faccia in giù sulla slitta, con il viso a pochi centimetri dal ghiaccio: è questa la posizione che assumono i coraggiosi atleti dello skeleton. Sulla stessa pista del bob e dello slittino, proni sulla slitta, faccia a valle, braccia lungo il corpo e una velocità massima di 130 Km/h.
La partenza è come nel bob: l’atleta ha 30 secondi per partire e dopo questa fase di corsa/spinta prende posto sulla slitta e inizia la discesa, dove lo skeleton è guidato unicamente con i movimenti del corpo. Le specialità sono singolo maschile e femminile.

Slittino
Lo slittino è uno sport che trae le sue origini nell’antichità: bisogna risalire all’800 d.C. per trovarne le prime testimonianze in Norvegia, vicino a Oslo, dove veniva usato come mezzo di trasporto e per scopi ludici.
La gara consiste in una discesa lungo una pista ghiacciata: l’atleta si trova sullo slittino in posizione supina e con i piedi rivolti a valle. Le specialità sono singolo maschile e femminile e doppio maschile. Gli atleti partono da una posizione seduta in cima a una rampa, dalla quale si spingono aiutandosi con due maniglie fisse e spingendosi per alcuni metri con le mani, che indossano guani chiodati. Nel doppio il secondo atleta infila le mani in cinghie che lo collegano al compagno che lo precede.

Snowboard
Sport dallo spettacolare successo anche nel nostro Paese, lo Snowboard sarà presente con tre specialità: Slalom gigante parallelo, Half Pipe e Snowboard Cross.
Nello Slalom gigante gareggiano due concorrenti che scendono sulla stessa pista affiancati su due percorsi paralleli con tracciati, configurazione del terreno e preparazione della neve il più possibile identici.
Nell’Half Pipe il tracciato è un mezzo tubo di neve, una struttura molto simile a quelle utilizzate per lo skateboard. Gli atleti devono uscire dai muri laterali e poi rientrarvi, compiendo in aria manovre e acrobazie, attraversando l’Half Pipe da un muro all’altro per 6-8 volte, sfruttando tutta la lunghezza a disposizione (120-130 metri). Ogni atleta sceglie una base musicale per la propria prestazione.
Il percorso dello Snowboard Cross, specialità che prende spunto dal Motocross, è composto da diverse sezioni: gobbe, onde, paraboliche, salti. Il tracciato è delimitato da porte che indicano il percorso e l’ingresso sugli ostacoli.
Si tratta di uno sport che possono praticare tutti, anche se l’azione particolare di torsione di busto e ginocchia può rendere meno facile l’apprendimento di questo sport a chi non è più giovanissimo. Non si tratta di uno sport pericoloso, ma è consigliabile utilizzare una attrezzatura e delle protezioni adeguate (scarponi rigidi piuttosto che una scarpa morbida per evitare traumi alle caviglie, casco, ginocchiere, corpetti che proteggono la schiena). I traumi più frequenti sono a livello del bacino, della spalla, del polso e delle dita, del viso e della testa. Meno frequenti, rispetto allo sci tradizionale, i traumi a livello delle ginocchia, poiché le gambe sono vincolate a un unico attrezzo”.

A cura di Elena Villa

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