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Sport

Tutti i segreti della pedana vibrante

03/11/2009

Uno strumento che promette potenziamento muscolare e tonicità con il minimo sforzo e che ha conquistato i vip d’Oltreoceano. Ma può sostituire la palestra?

Chi già la utilizza giura che la pedana vibrante è in grado di garantire il massimo risultato in termini di tonificazione con il minimo sforzo. Oltreoceano ha già riscosso un notevole successo e tra i suoi fautori è presente anche la cantante Madonna che, con i suoi 50 anni, può vantare un corpo perfetto che non rispecchia certo la sua età. Secondo gli esperti, la pedana vibrante ha effetti rassodanti, tonificanti e di potenziamento muscolare. E, allo stesso tempo, è in grado di contrastare l’avanzare dell’osteoporosi e accelerare i processi riabilitativi in seguito a traumi. Ma è davvero così miracolosa? Ne abbiamo parlato con il dottor Gianluca Galimberti, Capo Sezione Riabilitazione Ortopedica del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale di Humanitas, diretto dal dottor Stefano Respizzi.

Dottor Galimberti, la pedana vibrante è così efficace nel tonificare i muscoli?
“La pedana vibrante è effettivamente efficace nel tonificare i muscoli, che reagiscono in modo attivo alla stimolazione meccanica delle vibrazioni e si contraggono. Allo stesso tempo, aumentano gli ormoni prodotti dal corpo che bruciano i grassi. Il risultato è un progressivo dimagrimento e una ridotta sensazione di sforzo con un risparmio fino all’85 per cento di tempo rispetto ai tradizionali allenamenti. Ha anche una buona efficacia sulla circolazione contrastando la cellulite. Ideale, quindi, per le donne”.

Può, quindi, sostituire la palestra?
“In termini di potenziamento e tonificazione dei muscoli garantisce dei buoni risultati con brevi tempi di utilizzo, ma non può sostituire un allenamento in palestra o una corsa al parco. Manca, infatti, la parte aerobica, che ha notevoli benefici cardiovascolari. Inoltre, allenarsi in palestra o al parco è anche un modo per ‘staccare la spina’ e scaricare le tensioni. Non solo, quindi, benessere fisico, ma anche mentale. La pedana vibrante può rappresentare una buona integrazione al lavoro da svolgere in palestra”.

E’ vero che può contrastare l’osteoporosi?
“Le pedane vibranti (sussultorie) nascono intorno agli anni Cinquanta proprio per la cura della diminuzione della densità ossea anche se nel corso degli anni l’interesse è mutato verso il benessere generale. Il loro utilizzo può, quindi, essere un complemento nel trattamento dell’osteoporosi e di alcune patologie osteo-degenerative. A chi soffre di questi disturbi, infatti, deve essere sempre consigliata una attività fisica adeguata e l’utilizzo delle pedane vibranti può permettere anche a coloro che non possono svolgerla un’adeguata sollecitazione delle strutture ossee e muscolari. La pedana fa lavorare il muscolo con delle micro sollecitazioni, ma senza ‘stressare’ la struttura ossea. Con le vibrazioni si migliora la circolazione e l’ossigenazione del tessuto osteo-muscolare con un contemporaneo aumento anche di sostanze ormonali che migliorano il trofismo di questi tessuti. Per tutti questi motivi, la pedana vibrante risulta utile anche in caso di riabilitazione post-traumatica. In passato queste pedane erano molto costose e poco diffuse, attualmente la situazione è cambiata, i prezzi sono diminuiti ed è aumentato parallelamente l’interesse verso il benessere”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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