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I ragazzi, lo sport e la salute

20/11/2007

Creare per i giovani che si affacciano al mondo dello sport un servizio specialistico in grado di indirizzarli verso la disciplina più adatta in base ai propri fattori di rischio. Prevenendo infortuni che possono alla lunga essere alla base di problemi anche gravi in età adulta. E’ l’obiettivo del progetto “Ragazzi, salute e sport” promosso da Manlio Gasparotto, giornalista de La Gazzetta dello Sport, e dal dott. Stefano Respizzi, responsabile del Dipartimento di Riabilitazione e Recupero Funzionale dell’Istituto Clinico Humanitas. Partner dell’iniziativa, la Gazzetta dello Sport e la Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Testimonial del progetto – presentato in conferenza stampa il 22 novembre – una squadra fondata da Manlio Gasparotto, “I Gaspa-Rotti”. 22 maratoneti che faranno conoscere “di corsa” l’iniziativa in tutta Italia. Prima tappa, la Milano City Marathon 2007, che si è svolta il 2 dicembre.

“La pratica sportiva in età giovanile è molto diffusa – spiega Manlio Gasparotto – e spesso, soprattutto nelle grandi città come Milano, rappresenta anche l’unica occasione di movimento per i giovani, ma non solo. Ma nella fascia d’età 8-16 anni, è importantissimo seguire, accompagnare lo sviluppo dei ragazzi e correggerne eventuali vizi motori, che in età adulta si trasformano in patologie fastidiose o pericolose, una per tutte l’ernia che molti runner conoscono benissimo. Per questo motivo è fondamentale che un servizio sanitario, per altro già attivo, sia portato a conoscenza delle famiglie, che possano così sfruttare appieno le potenzialità e fare davvero attività di prevenzione”.

A volte, infatti, chi si occupa dell’attività fisica dei ragazzi non possiede gli strumenti e le conoscenze necessarie per individuare semplici alterazioni dell’apparato locomotore che possono però rappresentare un fattore di rischio per il giovane praticante. “Ad esempio i classici difetti della colonna vertebrale, del ginocchio e del piede – spiega il dott. Stefano Respizzi – che spesso passano inosservati nella fase dello sviluppo ma sono poi in età adulta causa di disturbi anche gravi quali mal di schiena, problemi alle gambe, alle anche. La presenza ad esempio di scoliosi, di ginocchio valgo (gambe a ‘x’) o di piede piatto può essere diagnosticata tramite una semplice visita. Ecco perché è importante che le famiglie – ma anche le società sportive – si rivolgano a chi è in grado di indicare loro un corretto iter di cura e prevenzione che salvaguardi la crescita del ragazzo e la corretta pratica sportiva”. Il progetto “Ragazzi, salute e sport” si pone lo scopo non solo di creare questo punto di riferimento oggi mancante, ma anche di informare e condividere strategie con i pediatri, i medici di base e i medici sportivi.

I fondi raccolti da questa iniziativa saranno devoluti alla Fondazione Humanitas per la Ricerca per uno studio epidemiologico clinico sulla popolazione giovanile milanese, che potrà fornire utili indicazioni agli allenatori per avviare e formare i giovani allo sport in condizioni di sicurezza, e ai medici che operano in campo sportivo per perfezionare e diffondere corretti protocolli di cura e prevenzione.

“Gli sviluppi futuri del progetto – conclude Manlio Gasparotto – prevedono di mettere a disposizione delle società sportive alcuni specialisti in grado di recarsi presso le loro sedi per effettuare giornate di visite preventive. In tal modo, oltre a creare un preciso riferimento, saremo in grado di portare il servizio direttamente ai ragazzi, svolgendo un’importante opera di sensibilizzazione e prevenzione, potendo poi offrire soluzioni erogabili dal servizio sanitario nazionale e arricchendo enormemente i dati da condividere in campo epidemiologico. Non solo, il progetto contempla anche la possibilità di realizzare un servizio da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà (di tempo o denaro), perché i loro figli possano fruire del servizio (con l’ausilio di personale volontario), anche in assenza dei genitori”.

Per informazioni
Manlio Gasparotto
Gazzetta dello Sport
Tel. 02.6282.7362.

A cura della Redazione

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