Negli ultimi decenni l’evoluzione della chirurgia del ginocchio, accanto a protesi dal design e dai materiali sempre più avanzati e a tecniche artroscopiche mininvasive, ha portato all’affermazione delle biotecnologie e dell’ingegneria tessutale.
In questo settore, una nuova e valida risposta alla necessità di ridurre le limitazioni funzionali derivate da un danno all’articolazione (dovuto a trauma, degenerazione ed esiti chirurgici) viene dal trapianto di menisco. Una tecnica oggi divenuta realtà clinica anche in Italia.
“Numerosi studi della biomeccanica meniscale hanno dimostrato la funzione essenziale del menisco per il mantenimento dell’integrità funzionale articolare nel tempo – spiega il dott. Enrico Arnaldi, esperto di chirurgia artroscopica del ginocchio di Humanitas -. La tecnica di reimpianto della cartilagine meniscale, rotta in modo irreparabile o asportata chirurgicamente in un intervento precedente, rappresenta dunque una chance importante per molti pazienti. I risultati parlano infatti di un notevole miglioramento sintomatologico immediato e della possibilità di preservare più a lungo l’integrità anatomica articolare. Complicanze quali infezioni e rigetto sono molto rare; più frequente, invece, la rottura del neomenisco, che peraltro non sembra pregiudicare significativamente i risultati complessivi.
Ovviamente, trattandosi di una tecnica che prevede l’impianto di tessuto da donatore è fondamentale la cura delle fasi che precedono l’impianto: ecco perché è importante identificare specifiche banche di tessuto che garantiscano i requisiti fondamentali per affrontare il trapianto con serietà e serenità”.
In Humanitas, il trapianto di menisco viene eseguito dell’équipe chirurgica del dottor Arnaldi con tecnica artroscopica mininvasiva.