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Fermate il mondo… Con lo yoga

24/04/2007

Aiuta a raggiungere la calma interiore e a conquistare uno stile di vita meno stressante. Benefici e limiti di una disciplina antichissima.  

Si può raggiungere la calma interiore grazie alle pratiche di meditazione? E’ proprio vero che lo yoga dà benefici? Ed è sempre utile? Abbiamo approfondito l’argomento cercando, innanzitutto, di introdurre questa antica disciplina orientale e, in secondo luogo, chiedendo alla dott.ssa Emanuela Mencaglia, psicologa di Humanitas, se è proprio vero che lo yoga o altre attività fisiche spirituali (come il Tai Chi) possano servire come una sorta di psicoterapia o a supportarla.

Cos’è lo yoga
Lo yoga fa parte della filosofia classica indiana e le sue origini risalgono alla tradizione orale tramandata dal maestro (il guru) ai discepoli (gli asceti) che per primi si interrogarono sulla natura della realtà e del mondo interiore. Secondo i maestri di yoga, quindi, questa disciplina è una ricerca spirituale che “costringe” a guardarsi dentro e durante la quale si ottiene anche salute, felicità e tranquillità. Durante la meditazione, infatti, si regola l’attività della mente, si ristabilisce il legame con il cuore e con l’universo e si trova una maggiore armonia. Il Buddismo e altre tradizioni orientali come il Tai Chi fanno uso di molte tecniche derivate dallo yoga. Questa disciplina, quindi, può essere un valido strumento per le persone nervose o stressate che ricercano la calma e la tranquillità o per le persone che soffrono di ansia o di attacchi di panico. Inoltre, sempre secondo gli esperti maestri di yoga, è in grado di rinforzare il corpo e calmare la mente, migliorare la lucidità, favorire la concentrazione, stabilizzare le emozioni. In pratica, è una filosofia di vita che aiuta a dare il “giusto peso” alle cose e a viverle nel modo corretto. Lo yoga insegna che si può ottenere benessere attraverso le asana (posizioni yoga) e le pranayama (esercizi respiratori), che non sono semplici esercizi fisici, ma rinvigoriscono il sistema circolatorio e gli organi interni, stimolano il sistema endocrino e rafforzano il sistema immunitario. Alcuni programmi di yoga possono alleviare disturbi specifici, come dolori mestruali, mal di testa, stress o problemi articolari. Attraverso la meditazione e la consapevolezza di se stessi e del proprio fisico, si fa scorrere in modo più fluido l’energia e si acquisisce una perfetta armonia tra corpo e mente. Lo yoga, inoltre, come la altre discipline orientali, non deve essere considerato solo una pratica di meditazione, ma anche una forma di ginnastica che non richiede una particolare resistenza, adatta a chi vuole avvicinarsi al movimento fisico in modo meno aggressivo, in un ambiente dedicato e silenzioso. Si tratta di discipline di tonificazione muscolare capaci di rendere elastici i muscoli e di rinforzare le articolazioni.

Dott.ssa Mencaglia, lo yoga o le altre discipline orientali possono essere di aiuto alla psicoterapia?
“Sicuramente si è notata un’evidenza di efficacia delle terapie alternative sul trattamento dei disturbi d’ansia. Diversi studi, infatti, hanno rilevato l’effetto positivo di sedute di yoga strutturate nella riduzione dei livelli d’ansia e, di conseguenza, un miglioramento nei paramenti psicofisici alterati, ma quello che sembra essere utile è l’assunzione di un nuovo stile di vita, meno stressante e complesso associato al ‘pensiero’ sottostante a queste teorie. Sembra, comunque, che queste tecniche siano oggi più utilizzate in ambito medico che in quello psicoterapeutico in senso stretto, in quanto in letteratura sono sempre più frequenti articoli che cercano di quantificare il benessere apportato dall’applicazione di queste filosofie su gruppi di pazienti con determinati disturbi di natura organica oltre che ansiosa come, per esempio, problemi legati all’epilessia, sindromi premestruali e sintomatologia da menopausa. I risultati potrebbero sostenere la potenziale efficacia e, comunque, la non nocività di pratiche meditative nel supporto di questi pazienti, in particolare in chi soffre di disturbi d’ansia senza disturbi psicotici, sebbene si debbano pensare ulteriori approfondimenti per confortare tali risultati. In alcune persone succede, poi, che la psicoterapia arrivi in un momento ‘non favorevole’ dal punto di vista psicologico, quindi il paziente prova a mettersi in discussione, ma le sue difese o la sua struttura di personalità sono tali da non permettere un lavoro profondo e strutturato. Può essere quindi utile indirizzare queste persone verso un approccio diverso utilizzando, per esempio, lo yoga per provare a raggiungere altri livelli di consapevolezza, sempre però orientati al raggiungimento di uno stile di vita più adeguato”.

È sempre utile?
“Ci sono persone che per ‘struttura’ non riescono a superare i tempi che lo yoga impone e si trovano, quindi, a provare un grande disagio definito spesso come ansia e irritazione che di solito cresce nel vedere che tutta la classe invece segue ed esegue gli esercizi senza problemi, anzi provandone piacere. Come in tutte le situazioni probabilmente esiste un momento più o meno favorevole nel lasciarsi andare e nell’essere in grado di prendere contatto con quella parte più profonda di noi stessi, quindi, credo che non ci sia nulla di male se sentiamo che lo yoga ‘non suona al ritmo delle nostre corde’. L’importante diventa riuscire a modificare in qualche altro modo la nostra quotidianità, limitando lo stress e le situazioni di disagio”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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