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Benessere e armonia con le ginnastiche orientali

28/11/2005

Yoga, Qi Gong, Tai chi: sono sempre più diffuse anche nel nostro Paese, sono accessibili e consigliabili a tutti.

E’ ormai un dato di fatto: essere in buona forma fisica contribuisce al benessere e allo stato di salute. Ma per essere in forma non occorre necessariamente dedicarsi a discipline faticose: anche un’attività motoria non troppo dinamica, se praticata con costanza, può portare a buoni risultati.
Oggi, sempre maggiore attenzione viene rivolta anche al raggiungimento di un equilibrio tra benessere fisico e mentale: le discipline orientali, mirate come sono alla cura della persona in senso olistico, si prestano particolarmente bene allo scopo e hanno sempre maggior fortuna nel mondo occidentale. Oltre allo Yoga, probabilmente la più conosciuta e praticata, ne esistono molte altre. Due di queste, di origine cinese, sono il Qi Gong e il Tai chi o Tai chi chuan, accessibili a tutte le età e consigliabili in qualsiasi condizione fisica. È quanto spiega il dottor Paolo Parenti, dell’Unità Operativa di Riabilitazione e Recupero Funzionale di Humanitas.

Due forme di ginnastica “sui generis”
È probabile che alcune ginnastiche cinesi, tra cui il Tai chi, siano nate come danze tribali, poi trasformatesi in una tecnica di lotta corpo a corpo, e per questo contemplate tra le arti marziali. Il Qi Gong è stato utilizzato inizialmente dalla medicina tradizionale cinese per riequilibrare certe funzioni fisiche. “Nel tempo – spiega il dotttor Parenti – le due pratiche hanno acquistato la semplice funzione di rimettere in moto la persona e riequilibrarla da un punto di vista energetico, in senso sia tonificante sia rilassante, senza mirare a indicazioni terapeutiche specifiche, ma per situazioni le più varie, anche dopo periodi di convalescenza, o come attività di mantenimento. Del Tai chi si può individuare un’applicazione cosiddetta ‘esterna’, che ha per obiettivo principale la difesa, e che può raggiungere diversi livelli, alcuni dei quali prevedono anche l’uso della spada, e una ‘interna’, mirata all’equilibrio della persona, al suo benessere generale e al recupero di funzioni eventualmente in difficoltà.
Il Tai chi e il Qi Gong sono adatti anche per chi proviene da un periodo di scarsa attività e vuole riavvicinarsi al movimento fisico, perché si possono svolgere anche senza avere la perfetta padronanza della tecnica. Naturalmente esistono livelli di applicazione diversi”.

Il Tai chi
Con i suoi movimenti armonici e continui, il Tai chi assomiglia a una lenta danza. La funzione di questa ginnastica è favorire il benessere, riequilibrando o semplicemente mantenendo il buon funzionamento delle articolazioni, della muscolatura e del respiro. Il fatto che si tratti di una pratica generica fa sì che in Cina, dove è nata più di duemila anni fa, sia popolare e praticata quanto da noi il jogging. Seppur con lievi variazioni apportate dalle diverse scuole che ne hanno tramandato la pratica, il Tai chi mantiene, di base, sempre le stesse modalità d’esecuzione. Si pratica in piedi, per “periodi” o sessioni di 20-30 minuti, anche da soli. La tecnica è accessibile a tutti perché non comporta il raggiungimento di limiti o obiettivi definiti: l’ampiezza dei movimenti è commisurata alle possibilità di ciascuno in base alla struttura ossea, articolare e muscolare, e anche un ottuagenario, pur eseguendo un movimento di minor portata rispetto a un giovane, può raggiungere notevoli risultati. Anche se non mira a risolvere problemi fisici particolari, chi soffre di mal di schiena o di mal di collo ne trae giovamento.

Il Qi Gong
Il Qi Gong è una ginnastica nata con lo scopo di curare la persona secondo la medicina tradizionale cinese. Rispetto al tai chi, la sua efficacia può essere indirizzata su diversi e specifici apparati (distretti) corporei, a seconda delle necessità. Sono contemplati, infatti, esercizi per il respiro, per rendere più elastica la muscolatura o per esercitare le articolazioni. Anche in questo caso, però, lo scopo solitamente perseguito è quello di raggiungere o mantenere il benessere generale, e difficilmente hanno una indicazione per problemi specifici. Il Qi Gong è una ginnastica statica, molto legata alla respirazione e richiede una buona concentrazione, ancor più del tai chi, nell’esecuzione dei movimenti. A differenza del Tai chi, che necessita di circa 25-30 metri quadrati, il Qi Gong si pratica soprattutto da fermi, stando in piedi, seduti, per terra o su una sedia, o sdraiati. La diversa possibilità d’esecuzione permette una gradualità d’approccio a seconda delle condizioni fisiche di ciascuno, per cui chi sia particolarmente debilitato o vulnerabile può partire da terra, e quindi da un livello poco faticoso, per poi aumentare il grado di impegno degli esercizi. Il nome Qi Gong significa allenamento del Qi, cioè dell’energia, intesa sia come tutto quello che viene introdotto dall’esterno con la respirazione e con l’alimentazione, sia ciò di cui, secondo la medicina orientale, siamo strutturati fin dalla nascita, e che compone il nostro corpo e fa funzionare tutti i nostri organi. Quindi, facendo attenzione a ciò che si mangia, a come ci si muove, a come si respira, e grazie a una certa ginnastica, si possono rendere ben funzionanti tutti gli organi. Il Qi Gong è nato anche con l’idea di concentrare l’attivazione o il benessere su un organo specifico, ma per arrivare a questo bisogna avere una buona padronanza della tecnica. Nella maggioranza dei casi ha notevole efficacia ai fini del benessere generale e per rilassarsi: può essere consigliato, per esempio, a chi ha problemi ad addormentarsi, o a chi è molto stressato per problemi di lavoro.

Perché sceglierle
“A differenza della ginnastica occidentale, più orientata verso un benessere del corpo raggiunto in modo meccanico attraverso il movimento, queste due attività sono più attente al benessere psico-somatico dell’uomo. Le pratiche ginniche cinesi prevedono, infatti, una fase di preparazione, ambienti e vestiti confortevoli, e richiedono silenzio, per la necessità di concentrarsi sugli esercizi che si eseguono con la mente e con il corpo che lavorano secondo un unico ritmo, in sintonia. Questo non impedisce che, anche nelle pause dal lavoro, nonostante condizioni ambientali spesso non ideali, ci si possa dedicare a una di queste ginnastiche per rilassarsi. Non si tratta, quindi, di discipline di tonificazione muscolare, nel senso che si intende in occidente, ma capaci di rendere elastici e tonici i muscoli, favorendo il rilassamento mentale e la concentrazione. Se nel Tai chi occorrono almeno 20 minuti per eseguire una sequenza di movimenti che rendano efficace la pratica, nel Qi Gong anche pochi esercizi di respirazione, compiuti concentrandosi sul proprio corpo, possono bastare per riprendersi raggiungendo lo stesso senso di rilassamento. Il senso di rilassamento e piacere che si può provare fermandosi sdraiati a guardare il cielo dopo una salutare passeggiata in montagna”.

A cura di Giorgia Diana

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