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Sport

Tutti in canoa o in kayak, per remare in mezzo alla natura

04/07/2006

In canoa o kayak, su fiumi, torrenti o laghi, a stretto contatto con la natura più incontaminata. Uno sport per tutti, particolarmente adatto alla bella stagione, che permette di esplorare angoli raggiungibili solo a remi e di restare in forma. 

Canottaggio più agonistico
Il canottaggio è uno sport di velocità che utilizza barche a remi dalla forma estremamente affusolata, lunghe e strette, nelle quali gli atleti siedono su seggiolini scorrevoli. Le principali differenze nelle imbarcazioni sono date dai componenti dell’equipaggio (da uno a otto), dal numero di remi azionati da ogni vogatore (uno o due) e dalla presenza o meno di un timoniere (si parla quindi di “con” e “senza”). Nel canottaggio esistono diversi tipi di competizioni, generalmente di velocità: la distanza regolamentare su cui si svolgono le gare è di 2.000 metri per gli uomini e di 1.000 metri per le donne. Esistono inoltre le gare denominate di “Gran fondo”, la cui distanza varia tra i 6.000 e i 7.000 metri. Un particolare tipo di regata, detta bumps, si svolge a Oxford e a Cambridge, dove le imbarcazioni partono allineate lungo il fiume a intervalli regolari e lo scopo della gara è quello di raggiungere l’imbarcazione che sta davanti senza farsi raggiungere da quella che segue. Anche in Italia ci sono regate universitarie, come la Pavia-Pisa.
I rematori danno le spalle al senso di marcia e per questo motivo si tratta, a mio parere, di uno sport più agonistico che non turistico. Le imbarcazioni sono abbastanza instabili e, se non si è esperti, soggette a rovesciamenti improvvisi; sono quindi adatte ad acque calme, larghi fiumi e laghi.
Il canottaggio è uno sport di velocità che richiede soprattutto doti di potenza ma anche di resistenza, aiuta lo sviluppo armonioso del fisico: il movimento viene fatto in estensione di tutto il corpo, dando le spalle al senso di marcia e assumendo una posizione dinamica. Il vogatore è seduto su un carrellino scorrevole e passa da una posizione di completa flessione e chiusura quando porta i remi in acqua a una posizione di estensione completa per poi richiudersi di nuovo. E’ possibile avvicinarsi a questo sport dopo i dieci anni.

Per informazioni:
Federazione Italiana Canottaggio: www.canottaggio.org
Sito di informazione sportiva: www.canottaggiovero.com

Canoa più turistica
La canoa canadese e il kayak sono imbarcazioni spinte da pagaie, in cui il vogatore è rivolto in direzione del senso di marcia. Le pagaie vengono utilizzare sia per dare velocità alla barca che per mantenere la stabilità; quelle da kayak hanno due pale, mentre quelle da canoa canadese solo una. Esistono tre specialità agonistiche: la canoa Olimpica, che si svolge su acque calme e su distanze non superiori ai 10 km; la Marathon, che si svolge su lunghi percorsi su fiumi, su laghi o sul mare e dove sono previsti trasbordi, cioè punti dove smontare dall’imbarcazione, percorrere brevi tratti a piedi con la canoa in spalla e quindi rimontare in barca per continuare la gara; la Fluviale, specialità che viene chiamata “discesa” e viene disputata lungo torrenti o fiumi.
Il canoista sviluppa soprattutto i muscoli degli arti superiori e del tronco (in particolare dorsali e pettorali) mentre le gambe, lavorando in isometrica per mantenere il controllo della barca, sono meno sollecitate. La canoa, che può essere praticata a partire dai 10-12 anni, è uno sport aerobico che richiede uno sforzo protratto nel tempo (per poter praticare in sicurezza canoa e canottaggio è importante aver escluso problemi cardiocircolatori). Ha caratteristiche più turistiche del canottaggio: è un bellissimo mezzo per immergersi nella natura; in particolare su fiumi e torrenti, in presenza di corrente o di piccole rapide; la canoa, più stabile e maneggevole rispetto all’imbarcazione utilizzata per il canottaggio, è più facilmente gestibile anche da chi non ha una grande esperienza. Attenzione però a non lasciarsi prendere dall’entusiasmo perché fiumi e torrenti possono essere anche molto pericolosi. Banale a dirsi, ma è fondamentale saper nuotare; è importante indossare un giubbotto salvagente ed eventualmente un casco e proteggersi sempre dal sole con creme e occhiali. E’ necessaria, quindi, una grande prudenza, per non rischiare di rovinare una piacevole gita. Se si naviga su un fiume o un torrente, il consiglio è quello di affidarsi a una guida esperta, senza avventurarsi da soli prima di avere acquisito una qualche conoscenza del corso d’acqua. Se si naviga in acque correnti prestare sempre molta attenzione quando ci si trova in prossimità di ponti od ostacoli affioranti dal fondale. Laghi e mare, invece, possono essere affrontati dai più senza eccessive difficoltà. È importante anche ricordarsi sempre che il contatto con l’acqua può esporre ad alcuni agenti infettivi specifici (seppur rari sono stati segnalati casi di leptospirosi e tifo).

Per informazioni:
Federazione Italiana Canoa e Kayak: www.federcanoa.it
Federazione Europea canoa: www.canoe-europe.org
Campionessa Olimpica Iosefa Idem: www.iosefaidem.info
Sito dedicato alla canoa fluviale: www.geocities.com/canoaweb

C’è anche il barcè
Il barcè è un’imbarcazione a remi tipica dei fiumi del Nord Italia, in particolare della Lombardia, molto sottile e slanciata, dal fondo piatto, lunga 4,5 metri. Esiste una scuola di voga caratteristica che si rifà in parte alle scuole venete. Si può vogare sul barcè sia con un remo solo, alla veneta, o con i due remi incrociati. Storicamente, si tratta di un’imbarcazione che veniva utilizzata sui fiumi per risalire la corrente, utilizzando una tecnica particolare, a costa del fiume, spingendo sulla ghiaia per risalire. Si tratta di una bella attività, a contatto con la natura, poco sportiva nel senso agonistico del termine, che rientra nella tradizione fluviale della Lombardia. A Pavia, ad esempio, esistono associazioni che portano avanti questa tradizione e promuovono, incrementano e propagandano la voga sui barcè.

Per informazioni:
Club Vogatori Pavesi – Via Trinchera, Borgo Basso, 27100 Pavia
Tel. 0382-20681 – www.miapavia.it

A cura di Elena Villa

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