Dopo l’estate balla e torni in forma

L’antidoto ideale contro la stanchezza e l’apatia del rientro è iscriversi in palestra o a un corso di ballo. Perché non il flamenco? La parola agli specialisti.

Settembre è il momento giusto per iscriversi in palestra o a un corso di ballo. Proprio la danza è uno dei migliori rimedi antistress ed è perfetta per rimettersi in forma. Un’idea divertente e sana è il flamenco, la danza del ventaglio e delle nacchere. Ma questo ballo è anche espressione di una cultura misteriosa e profonda. Importanti i suoi benefici sul corpo e sulla mente. Ne parliamo con Gianna Raccagni, solista nella Compagnia “Aire Puro” di Paola Iglesias e fondatrice dell’Associazione Culturale FlamenQueVive e compagnia omonima, della quale è regista, coreografa e ballerina. Gianna Raccagni nasce come ballerina classica e si forma presso il “Circolo Cesare Pavese” di Bologna sotto la guida di insegnanti provenienti dalla Peña Flamenco di Milano. Si specializza a Siviglia, presso l’“Accademia de Baile Manolo Marin” con i Maestri Manolo Marin, Javier Cruz e continua il suo perfezionamento anche in Italia con artisti quali Manuel Betanzos, Angel Atienza, Isabel Bayòn e altri.

Quali sono le origini del flamenco?
“Tra i balli più antichi d’Europa, il flamenco è una danza della tradizione gitano-andalusa, nata dalle improvvisazioni di una popolazione zingara proveniente dall’India che, nel corso del settecento, ha trovato la propria dimora in Andalusia, una regione nel Sud della Spagna. L’autoaffermazione, la forza, l’istinto sono i caratteri tipici di questo popolo gitano che nel flamenco ha trovato la propria forma di espressione. È una danza che ha una vocazione espressiva e non narrativa, un ballo molto istintivo costituito da una serie di stili che si caratterizzano per un proprio ritmo. Inizialmente nasce come canto e si suddivide in diverse tipologie, dette palos che, a seconda dell’argomento trattato, toccano l’ampia sfera dei sentimenti: i più tragici, i più profondi, l’allegria, le tematiche della vita affettiva, della famiglia, eccetera. Successivamente, viene introdotta la chitarra flamenco e solo dopo il baile. Il flamenco è dunque l’espressione artistica di danza, musica, canto che fondendosi insieme evocano emozioni, forza interpretativa e passionalità travolgente”.

Quali sono le emozioni che ballando si trasmettono al pubblico?
“Le emozioni sono tutte quelle che riguardano l’essere umano, dalla gioia al dolore, dalla forza all’aggressività. Il flamenco è un linguaggio che ‘esagera’, tende ad estremizzare qualsiasi espressione. È un linguaggio introspettivo molto forte e diretto. Si basa sull’improvvisazione che permette all’esecutore di assecondare anche l’impulso creativo del momento. Il pubblico avverte tutto questo, rimane rapito e coinvolto dalla rappresentazione, sino a sentirsi partecipe delle emozioni che il ballo, la musica e il canto vogliono raccontare”.

Le ballerine di flamenco solitamente sono agili, sottili e slanciate. Quanto sono importanti in questo ballo il fisico e la femminilità?
“Il flamenco è un ballo che non richiede particolari caratteristiche fisiche, non necessariamente bisogna essere molto magri o molto giovani. Anche un corpo formoso, tipicamente mediterraneo, si adatta perfettamente alla sensualità e all’armonia che questa danza richiede, proprio per quelle che sono le movenze del flamenco che lavora con i fianchi, il bacino e la morbidezza delle braccia. Tutti quindi possono ballare il flamenco, naturalmente adattandolo alla propria situazione fisica e alle proprie esigenze. È una danza, inoltre, che vede avvicinarsi persone adulte, anche molto grandi”.

Quali sono i benefici di questa danza sul corpo?
“Il flamenco è sicuramente una danza che richiede un intenso sforzo fisico. Contribuisce a slanciare la figura migliorando l’equilibrio, il portamento e la coordinazione del corpo. Si ha un beneficio sul portamento, perché il flamenco richiede una postura eretta, quasi rigida, quindi un controllo del dorso, delle spalle e delle scapole. È come se il corpo fosse diviso in due parti: dalla vita in giù deve esserci una grande libertà di movimento, mentre la parte superiore del corpo deve assicurare un perfetto controllo del busto. Favorisce una buona tonicità muscolare: le gambe devono essere solide e forti per sostenere la ballerina, così come i pettorali, il bacino ed i glutei. Il flamenco inoltre migliora la respirazione. Si tratta infatti di una danza estremamente statica, ma al contempo fluida e dinamica, che comporta un intenso sforzo. La respirazione gioca dunque un ruolo rilevante ed è favorita sia dalla postura che dal movimento delle braccia, che permettono un aumento della capacità polmonare”.

Vi sono benefici anche sulla psiche?
“Certamente. Il flamenco è una danza terapeutica perché rafforza, permette di scaricare le proprie tensioni ed esprimere fisicamente le proprie emozioni. Basti pensare al gioco di piedi, ossia al battere continuo dei piedi per terra, che permette di scaricare lo stress della vita quotidiana e di trasformare la rabbia in ritmo. Il flamenco inoltre è una danza molto espressiva che aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo. Durante i corsi, ad esempio, lo stare davanti ad uno specchio a ricercare una forma, una linea del proprio corpo che piaccia, può essere da un lato frustrante ma, dall’altro, da un beneficio. Si impara infatti a conoscere il proprio corpo e la propria femminilità. Questa danza, infine, richiede sfrontatezza. Aiuta quindi a vincere la timidezza, ad autoaffermarsi, a comunicare un modo di essere o una sensazione che magari non appartiene alla nostra personalità. Non dimentichiamo la socializzazione, la possibilità di conoscere persone che condividono la nostra stessa passione e con le quali magari stringere amicizie che possono andare al di là del ballo”.

 

Redazione Humanitas Salute: