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Gravidanza

Cosa comporta una gravidanza gemellare?

10/04/2021

Scoprire di aspettare non uno, ma due o più bambini è un’emozione che, per una mamma, può essere fortissima. 

Ma cosa comporta, in particolare, una gravidanza gemellare? Ne parliamo con la dottoressa Marinella Dell’Avanzo dell’Unità di Ostetricia e Ginecologia di Humanitas San Pio X.

I gemelli non sono sempre identici

«Una gravidanza gemellare può essere frutto del caso oppure essere causata da precisi fattori, come l’ereditarietà da parte materna, l’età della madre o tecniche di fecondazione assistita»,  spiega la Dott.ssa Dell’Avanzo. 

La più frequente è la gravidanza gemellare dizigotica o bicoriale, che avviene quando due ovuli separati sono fecondati da due spermatozoi diversi. In questo caso ogni feto ha la propria placenta e il proprio sacco amniotico – parliamo di gravidanza bicoriale e biamniotica -.

Nella gravidanza gemellare bicoriale biamniotica i gemelli hanno un diverso patrimonio genetico e hanno due placente separate. Possono quindi nascere due maschi, due femmine o un maschio e una femmina e fisicamente non saranno uguali. 

La gravidanza gemellare monozigotica o monocoriale avviene quando un ovulo viene fecondato da un solo spermatozoo, ma si divide in due zigoti distinti, da cui si formeranno due embrioni separati. I gemelli identici hanno in genere un proprio sacco amniotico e un proprio cordone ombelicale, ma condividono la placenta. Avranno lo stesso sesso e presenteranno tratti fisici molto simili. La gravidanza gemellare monocoriale può essere biamniotica, per cui i gemelli sono contenuti in due sacchi separati o, più raramente, monoamniotica, per cui i gemelli sono contenuti nello stesso sacco.

La gravidanza gemellare monocoriale biamniotica è una condizione di rischio per alcune complicanze (come la trasfusione feto-fetale) che richiedono una sorveglianza ecografica – controlli bisettimanali a partire dalla 15esima settimana in poi – e, in certi casi, un trattamento in utero (laser).

La gravidanza gemellare

«La gravidanza gemellare deve essere seguita con controlli maggiori rispetto alla gravidanza singola. In genere, è durante l’ecografia del primo trimestre che una donna scopre di aspettare due gemelli (o più), anche se l’individuazione può essere precedente. Già alla 12a settimana è possibile sapere se si tratta di gemelli dizigoti o monozigoti», continua la dottoressa. 

È importante distinguere se la gravidanza è gemellare bicoriale o monocoriale: la gestione successiva, infatti, è differente.

«La gravidanza gemellare monocoriale in considerazione del rischio elevato di complicanze, deve essere monitorata con controlli ecografici seriali bisettimanali. L’ecografia – aggiunge la dottoressa – è l’unica tecnica che disponiamo attualmente per verificare se insorgono complicanze come la trasfusione feto-fetale che necessita un trattamento laser in utero».

È possibile, quindi, che si rendano necessari controlli più frequenti per monitorare la corretta crescita dei feti.

Eventuali complicazioni

Rispetto alla gravidanza classica, le donne che ne affrontano una gemellare corrono un rischio maggiore di ipertensione o pressione elevata

Se questa è associata alla presenza di proteine nelle urine, si parla di pre-eclampsia, una condizione da non sottovalutare per tutelare il benessere di mamma e bambino. 

Difficilmente le gravidanze gemellari arrivano alla data presunta del parto, ed è più frequente rispetto alle gravidanze singole il parto pretermine. A seconda della settimana in cui si procura il travaglio o si rende necessario il parto per altre complicazioni, mamma e bambini necessiteranno di cure specifiche o assistenza neonatale nei reparti specializzati.

Parto naturale o cesareo

Nella maggior parte dei casi, il parto avviene tramite taglio cesareo, anche se è possibile affrontare il parto naturale, nel caso in cui il primo bambino sia in presentazione cefalica, ossia a testa in giù.

Qualora si inizi il parto naturale e insorgano complicazioni, può capitare che si debba passare al taglio cesareo, ma questo può capitare anche nelle gravidanze singole.

 

Mama App, l’app di Humanitas che monitora la gravidanza per tutte le future mamme

Mama è un’app pensata per accompagnare le future mamme nel percorso che va dall’inizio della gravidanza al post parto, grazie all’esperienza degli specialisti del Punto Nascita di Humanitas San Pio X: un team formato da ginecologi, neonatologi, psicologi, ostetriche e nutrizionisti.

L’app è stata realizzata anche per offrire un valido aiuto nella pandemia che stiamo vivendo: l’app Mama è nata dall’esigenza di stare vicini alle donne in gravidanza e accompagnarle al parto. Inserendo la data presunta del parto, si potrà monitorare la gravidanza, leggere suggerimenti e informazioni utili suggerite settimana per settimana fino al parto e oltre.

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