Con un metabolismo più lento si dimagrisce di meno

Chi ha un metabolismo più lento dimagrisce di meno. La convinzione secondo cui l’esito di una dieta e la facilità nel perdere peso può dipendere da come funziona l’organismo, è stata dimostrata da un gruppo di ricercatori del National Institutes of Health. Lo studio è stato realizzato con la collaborazione di 24 persone obese ed è stato pubblicato sulla rivista Diabetes.

In laboratorio il team ha fatto ricorso alla calorimetria indiretta, un metodo con cui è possibile misurare la spesa energetica attraverso la respirazione. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti prima a una giornata di digiuno e poi a sei settimane di dieta con una riduzione calorica del 50%. Ebbene, in questa seconda fase chi aveva perso poco peso era proprio chi, durante il digiuno, aveva bruciato di meno. In altre parole, chi digiunando non aveva speso tante energie, mangiando meno era dimagrito poco. Questi sono i “parsimoniosi”, come li hanno etichettati gli scienziati.

Quale relazione tra metabolismo e dimagrimento?

Sull’altro versante, la dieta aveva avuto invece un buon esito su chi aveva speso molte energie non mangiando: ecco gli “spendaccioni”, secondo i ricercatori. Pertanto è stato possibile concludere che una minor riduzione nel dispendio energetico dopo 24 ore di digiuno è associata a un maggiore dimagrimento lungo le sei settimane “a stecchetto”.

Come spiegano i ricercatori, lo studio dimostra che alcune persone obese potrebbero dover lavorare più faticosamente per dimagrire a causa di un metabolismo differente. Dalla pubblicazione potrebbero arrivare indicazioni utili per poter definire un regime alimentare che tenga conto dei diversi tipi di metabolismo. (Per approfondire leggi qui: Metabolismo e dimagrimento: quale legame?)

In ogni caso, attività fisica e alimentazione sana sono le due chiavi per combattere l’obesità, uno dei problemi che nei prossimi 15 anni interesserà un numero maggiore di persone. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, la percentuale di donne obese passerà dal 10 al 15%, dal 12 al 20% di uomini obesi.

L’energia per far funzionare l’organismo è la porzione di energia più importante del metabolismo

Cosa deriva da questa ricerca? «Nulla che sorprenda, è cosa nota da tempo che ci sono persone con differenti richieste energetiche. L’energia richiesta dal corpo umano per funzionare è la porzione di energia più importante del nostro metabolismo: infatti circa il 70-80% del nostro consumo energetico è dovuto al solo fatto di essere vivi, mentre il restante 20-30% è dovuto al movimento, alla reazione al freddo e, in piccola parte, all’aumento di richiesta di energia da parte del nostro corpo proprio per digerire quanto abbiamo mangiato. Chi quindi richiede molta energia per fare funzionare il suo corpo è favorito nel perdere peso», risponde il dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas.

«Non si deve dimenticare – aggiunge – che noi siamo il frutto di una selezione naturale: l’uomo fino a circa 100-150 anni fa ha dovuto lottare per procurarsi il cibo ed è stato spesso vittima di guerre e carestie. Chi è sopravvissuto è naturalmente chi ha un motore che richiede poca energia per sopravvivere, perché in condizioni di privazione di cibo che richiede tanta energia per vivere muore: ecco perché fra di noi ormai sono davvero pochi quelli che hanno un corpo che richieda davvero tanta energia per funzionare».

 

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Dott. Giuseppe Marinari: