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Benessere

Benvenuto 2019: guida per non disattendere i buoni propositi dell’anno nuovo

10/01/2019

Anno nuovo, vita nuova. I sensi di colpa per gli eccessi delle feste natalizie, la voglia di migliorarsi e lo scoccare di un nuovo anno fanno spesso scattare nelle persone la più che giusta voglia di ritornare in forma. Come se la rigenerazione del corpo potesse sfruttare favorevolmente il naturale rinnovarsi delle stagioni. Se da qualche parte bisogna iniziare e le vacanze sono senz’altro un ottimo momento per farlo, è vero anche che l’attività fisica dà dei benefici se praticata costantemente. Ecco allora alcuni semplici trucchi per non vanificare in poche settimane i buoni propositi di rimettersi in forma. Approfondiamo l’argomento con gli specialisti di Humanitas.

 

La “to do list” e come realizzarla davvero

Alzarsi mezz’ora prima al mattino per fare una corsa o uscire di casa tre sere alla settimana per andare in palestra, mangiare di meno, meditare, non arrabbiarsi troppo al lavoro. La “to do list” della mattina del primo gennaio è sempre piuttosto lunga. Non altrettanto però finisce per esserlo l’elenco dei buoni propositi di Capodanno effettivamente realizzati.

Secondo un sondaggio condotto lo scorso anno negli Stati Uniti circa il 35 per cento delle cose che le persone si ripromettono di iniziare nel nuovo anno riguardano in senso lato il recupero della forma fisica: sei mesi dopo, solo il 44 per cento delle persone era però riuscito a tener agli impegni presi con se stesso.

Considerando quanto l’esercizio fisico può essere determinante nella prevenzione di decine di malattie e patologie, ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica per non demordere e portare a termine ciò che ci si è riproposto per tornare in forma.

Rispettare le proprie inclinazioni

Per rimettersi in forma non esiste un esercizio perfetto. Ognuno ha i suoi gusti e le sue inclinazioni e al fine di raggiungere l’obiettivo di rimetterci in forma – a volte, va detto, un obiettivo non semplice – è necessario tenere a mente cosa ci piace davvero e cosa siamo realisticamente disposti a fare per recuperare il giusto peso e la tonicità del corpo.

Per chi comincia da zero, quindi, bando ai programmi folli e irrealizzabili, come per esempio passare dal divano alla palestra 5 giorni a settimana. Un piano di questo tipo, oltre a disattendere la regola del “poco alla volta”, rischia seriamente di restare sulla carta. Nulla ci vieta, poi, di incrementare il numero degli allenamenti in futuro. La prima cosa da fare però è stabilizzare una routine che ci dia la certezza di essere portata avanti con costanza per tutto l’anno, ricordandosi che fare qualcosa che ci diverte aiuta moltissimo a trovare la motivazione per essere costanti nel tempo, oltre ad aiutarci a farlo meglio.

È bene comunque tenere a mente che un recente studio dell’American College of Sports Medicine ha mostrato che i massimi benefici medici del fare attività fisica si ottengono facendo 150 minuti a settimana di esercizio di intensità moderata o 75 minuti di esercizio molto intenso (i famosi allenamenti brevi).

 

Meglio accompagnati che soli

Fare esercizio con altre persone e non da soli aumenta le possibilità di riuscire a tenere un programma costante. In questo modo infatti non è solo in ballo la nostra volontà ma anche la motivazione che può dare il vedere gli amici condividendo con loro un’attività ricreativa.

Ottima quindi l’idea di prendere accordi con amici, colleghi, fidanzate e fidanzati per fare attività fisica insieme regolarmente ogni settimana. Nulla vieta che l’esercizio possa essere svolto nelle rispettive case, se si vuole risparmiare sulla palestra: tre o quattro volte a settimana è l’ideale e ci sono molti semplici esercizi che si possono fare senza attrezzi particolari.

 

Sfruttare i meccanismi della ricompensa

Secondo gli esperti, il cervello degli essere umani per alcuni versi non funziona tanto diversamente da quello dei topi da laboratorio: la nostra mente funziona con meccanismi molto semplici come quelli della ricompensa. Un’idea vincente può essere quella di acquistare in anticipo delle lezioni con un personal trainer (che è più difficile da ignorare di un abbonamento in palestra) e di programmare una serie di premi da darsi per ogni obiettivo raggiunto. Già il raggiungimento di un traguardo può funzionare come sorta di ricompensa per il cervello, che percepisce l’efficacia della sua forza di volontà e se ne sente gratificato. Che sia una corsa di 5 chilometri o una gara di ballo, sapere che c’è una scadenza da rispettare può essere d’aiuto. La cosa migliore da fare è non pensarci troppo.

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