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Benessere

Scoliosi, le posture scorrette nei bambini non sono sempre un problema

10/11/2015

Le posture scorrette dei bambini sono spesso un motivo di preoccupazione per i genitori: la scoliosi è la patologia che tante mamme e papà temono possa colpire i loro figli. Ma secondo il professor Nicola Portinaro, direttore della Cattedra di Ortopedia e Traumatologia dell’università Statale di Milano e responsabile dell’Unità operativa di Ortopedia Pediatrica dell’ospedale Humanitas, la preoccupazione è a volte eccessiva.

«Preoccuparsi per le posture dei bambini è solo un motivo di ansia per i genitori – dice il professore in una video intervista pubblicata sul sito del Corriere della Sera – ma non deve esserlo perché queste posture non sono patologiche. Vedere un’asimmetria delle spalle, del bacino o delle gambe questo è sì più “preoccupante”, e deve essere valutata dallo specialista che deciderà il tipo di trattamento più adeguato».

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Perché non bisogna preoccuparsi se un bambino studia scomposto con atteggiamenti posturali scorretti?

«Perché lo scheletro dei bambini è associato a un’elasticità muscolo-tendinea che gli permette di mantenere, anche per lungo tempo, posizioni asimmetriche senza che queste portino a strutturazione della deformità. Se invece un adulto sta seduto in maniera scorretta comincia ad avere sovraccarichi e alterazioni che a lungo andare lo porteranno a deformità molto più statiche, proprio per una diversa composizione del suo sistema muscolo-scheletrico».

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Come distinguere atteggiamenti e posture scorrette da scoliosi e altri problemi?

«Bisogna distinguere la scoliosi vera e propria, ovvero una deformità del rachide che va seguita e curata, che tendenzialmente non si risolve ma bisogna evitare che peggiori tenendola sotto controllo. Esiste poi una patologia del bacino con un’obliquità che può dipendere un’apparente scoliosi associata o da un’apparente differenza di lunghezza degli arti inferiori. Anche questa è una patologia che va diagnosticata, ma meno grave della precedente».

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«Spesso esiste invece una pseudo-scoliosi che viene notata dai genitori come una deformità sul piano frontale del rachide ma che è dovuta a una differenza di lunghezza degli arti inferiori. Questa è relativamente frequente e può essere associata a certe patologie, ma spesso esiste anche in persone normalissime, come semplice differenza tra i due arti».

Come si interviene in caso di obliquità di bacino o se c’è differenza di lunghezza nelle gambe?

«Per l’obliquità di bacino una delle cause frequenti è un’asimmetria muscolare da trattare semplicemente con la fisioterapia o anche con l’osteopatia per riequilibrare le tensioni che ci possono essere».

«Per quanto riguarda la differente lunghezza degli arti, se questa si aggira intorno a 1 centimetro, allora non è una vera e propria patologia: va solo osservata e tenuta sotto controllo. Se invece è già rilevante alla diagnosi o aumenta nel tempo, allora bisogna intervenire: oltre 1,5-2 cm il rischio è che quest’asimmetria di appoggio del bacino e degli arti possa creare scoliosi».

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