Come superare l’ansia da esame di maturità? Alla vigilia delle prove è quasi scontato che l’ansia bracchi gli studenti: in pochi giorni ci si gioca cinque anni di fatiche. Prima della maturità l’ansia accompagna uno studente su due. Il dato arriva da uno studio del Sanpellegrino Campus condotto su 1.200 studenti: oltre alle tracce, i ragazzi temono soprattutto di fare scena muta.

«Non dobbiamo associare immediatamente l’ansia a qualcosa di negativo: con intensità moderata infatti è uno stato emotivo fisiologico che contribuisce ad allertare le persone permettendo un aumento di concentrazione e un’attivazione neurofisiologica funzionale ad affrontare un pericolo o al buon superamento di una prova fisica o mentale. L’ansia quindi aiuta a focalizzare e incanalare le energie di chi la prova, capitalizzando le risorse e preparando alla migliore esecuzione della performance, quindi è bene che lo studente senta un po’ l’ansia della maturità», dice il dottor Enrico Lombardi, psicologo e psicoterapeuta di Humanitas.

«Diventa un disturbo quando lo stato emotivo risulta esagerato rispetto al reale pericolo che si affronta o se il pericolo non c’è affatto. Se diventa ingestibile e lo studente ne è sopraffatto non riuscendo nemmeno ad aprire libro o facendo scena muta perché “bloccato” dalla paura – aggiunge – allora significa che l’ansia ha valicato i confini dello stato emotivo fisiologico».

In ogni caso, come poter gestire l’ansia da esame di maturità? Anche se non esiste una ricetta universale, ecco cinque consigli utili per i maturandi:

Fare un piano di studi in base alle proprie caratteristiche e risorse

«Ogni studente deve organizzare il proprio lavoro considerando le sue energie. Ognuno sa quando è il momento migliore della giornata per studiare, quando è più lucido; se condividere il momento dello studio con alcuni compagni o se preferire portarlo avanti in autonomia; quando fare delle pause e di che tipo; quale ordine darsi e come verificare l’esecuzione del proprio progetto di studio»;

Fare attività fisica

«Perché non dedicare una quota del proprio tempo all’attività fisica? Lo studio come il lavoro comporta inevitabilmente un forte dispendio di energie e un conseguente accumulo di stress: l’esercizio fisico aiuta proprio a scaricare lo stress e a rifare il pieno di energia a disposizione»;

Distrarsi

«È sempre bene trovare un paio d’ore per rilassarsi, per un libro, un film o per l’hobby preferito. Talvolta risulta difficile perché viene vissuto come tempo perso che si potrebbe impiegare per studiare a oltranza, ma risulta invece indispensabile per poter gestire al meglio le proprie risorse permettendo di riprendere lo studio per la maturità con rinnovata energia il giorno dopo»;

Staccarsi dai social network limitando il loro utilizzo alle pause che si decide di concedersi

«Facebook, WhatsApp e gli altri social sono fonti di distrazione quando è il momento di focalizzare le proprie energie nello studio, come nel caso dell’esame di maturità. Evitare dunque di controllare incessantemente le notifiche e resistere alla tentazione di rispondere in qualsiasi momento ai propri amici»;

Mangiare e bere adeguatamente

« L’alimentazione e l’idratazione sono fondamentali soprattutto se allo stress si somma il caldo del periodo estivo. Lo studio ha bisogno di energie che vanno reintegrate con un’alimentazione leggera e ricca di sali minerali».

Ma spesso l’ansia da maturità sembra essere contagiosa: non sono pochi infatti i genitori preoccupati per la sorte dei propri figlioli. «I genitori non devono aggiungere ulteriore pressione a un momento per sua natura stressante. Dovrebbero invece porsi come una valida risorsa per i ragazzi, un supporto, magari chiacchierando e ricordando con un po’ di comprensibile nostalgia cosa è stato per loro l’esame di maturità e con quali valide strategie l’hanno affrontato».

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