Ipertrofia prostatica: benigna, ma da non sottovalutare!

Nonostante l’ipertrofia prostatica benigna o IPB, come dice il termine stesso, sia una patologia benigna e si presenti come una naturale evoluzione della prostata, la serenità di ben sette milioni di uomini in Italia è compromessa dai fastidiosi sintomi che la stessa provoca.

Lo svuotamento della vescica (la minzione), infatti, è disturbato dall’ingrossamento della prostata e, poiché la vescica non è in grado di aumentare la sua forza per vincerlo, si crea una progressiva difficoltà ad urinare.

Quali sono i sintomi da non trascurare?

“Il bisogno di urinare spesso, una o più volte durante la notte, quel bisogno improvviso ed irrefrenabile, soprattutto quando si torna a casa dopo una passeggiata o si apre il rubinetto dell’acqua, sono i classici sintomi da non sottovalutare, specialmente con l’avanzare dell’età”, spiega il dottor Giorgio Bozzini, Urologo di Humanitas Mater Domini.

Queste problematiche sono spesso sottovalutate e solo pochi uomini ne sono davvero consapevoli. Qualora, superati i 45-50 anni, si dovessero manifestare questi sintomi, è d’obbligo una visita da un urologo, al fine di scongiurare le complicanze causate dall’ostruzione allo svuotamento della vescica. È questo il caso di calcoli, diverticoli (ernie della mucosa vescicale), sangue nelle urine e, talvolta, insufficienza renale.

Come curare l’Ipertrofia Prostatica Benigna?

Esistono sia cure farmacologiche, sia terapie chirurgiche per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna.
“Una novità nel trattamento chirurgico dell’Ipertrofia Prostatica Benigna (IPB): si chiama ThuLEP, più comunemente noto come Laser al Tullio”, afferma il dottor Bozzini.

Si tratta di un intervento mini-invasivo durante il quale non si praticano incisioni chirurgiche. La sonda laser viene, infatti, inserita attraverso il pene mediante uno strumento chiamato “resettoscopio”. Il laser asporta la parte di prostata aumentata: questa viene ridotta in piccoli frammenti, che vengono poi aspirati dal resettoscopio.

Quali sono i vantaggi del Laser al Tullio?

La chirurgia con il Laser al Tullio (non tutti i laser sono uguali) presenta molti vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali: la degenza è ridotta, vi sono minori sanguinamenti, con conseguente diminuzione di trasfusioni, l’utilizzo del catetere dopo l’operazione è necessario solo per pochi giorni e, da ultimo, ma non meno importante, rispetto ad altre tecniche tradizionali, la conservazione delle normali capacità erettili e di eiaculazione è maggiore.

Dott. Giorgio Bozzini: