Buoni propositi per il 2014: dalla teoria alla pratica

Se la fine dell’anno è il momento delle classifiche per eccellenza, l’inizio del nuovo anno sancisce per molti, simbolicamente, un momento di rinnovamento e questo si traduce spesso in una lista di buoni propositi. Smettere di fumare, mettersi a dieta, fare attività fisica, dedicare delle ore al volontariato, sono solo alcuni esempi delle buone intenzioni più comuni.

Buoni propositi però che spesso restano tali e non si traducono in azioni concrete. Il passaggio dalla teoria alla pratica è delicato ma fondamentale, soprattutto quando si parla della propria salute e dello stile di vita: i professionisti di Humanitas ci forniscono cinque preziosi consigli per attuarlo.

  1. Pianificare i controlli annuali di prevenzione e routine. L’inizio dell’anno è il momento più indicato per costruire il planning dei controlli di prevenzione, di follow up o di routine: a seconda della propria condizione clinica ci si deve chiedere quali esami vanno fatti e quando. Quali appuntamenti “fissi” ho? Quali controlli invece è bene che io faccia? Spesso si è portati a pensare che i controlli vadano fatti solo in presenza di patologie o sintomi specifici, in realtà è importante e opportuno fare annualmente un check up completo per tenere monitorata la propria salute e intervenire tempestivamente qualora necessario.
  2. Fare un bilancio del proprio stato di salute. Un buono stato di salute dipende fortemente anche da un sano stile di vita; l’inizio del nuovo anno può essere l’occasione per fare un’analisi del proprio stile di vita: le abitudini alimentari, i livelli di sedentarietà, l’abitudine al fumo sono alcuni elementi fondamentali. Può essere utile tenere un diario e annotare ciò che si mangia, il tempo che si trascorre seduti e quello invece in movimento (compreso quello dedicato allo sport vero e proprio), eventualmente le sigarette che si fumano e gli alcolici che si consumano. Queste informazioni, insieme ai risultati delle valutazioni cliniche eseguite, saranno utili per confrontarsi con il proprio medico e valutare insieme lo stato della propria salute.
  3. Stabilire gli obiettivi per migliorare. Una volta che si è inquadrata la propria situazione è importante ragionare su che cosa si può e si vuole intervenire. Non è consigliabile, né realistico, voler cambiare tutto e subito; occorre concentrarsi su un aspetto e stabilire piccoli obiettivi concreti che portino a quel miglioramento che si auspica. È necessario poi darsi dei tempi e stabilire una dead line entro la quale raggiungere i propri obiettivi. Questo concretizza molto i buoni propositi e consente di verificarli man mano. Proviamo a fare un esempio: dalla pagella della salute emerge che sono una persona sedentaria, dire «Mi muoverò di più» difficilmente si tradurrà in azioni, è certamente più efficace stabilire un programma basato sul proprio stile di vita: scenderò ogni giorno alla fermata della metropolitana precedente alla mia e raggiungerò il posto di lavoro a piedi; userò le scale al posto dell’ascensore; due volte alla settimana dopo il lavoro andrò a camminare mezz’ora. Inizierò a gennaio e a fine marzo queste dovranno essere diventate abitudini.

  4. Monitorare l’andamento dei propri obiettivi. Avere delle scadenze sprona ciascuno a portare avanti il proprio lavoro e consente di monitorarne l’andamento di tanto in tanto. Può essere utile avere un diario in cui annotare giorno per giorno ciò che si realizza in modo da tenerne traccia. Una verifica positiva sarò l’occasione per alzare un altro po’ il tiro e puntare a un nuovo obiettivo, magari più sfidante; in caso di verifica negativa invece non bisogna abbattersi e rinunciare, ma cercare di capire dove e perché si è fallito ed eventualmente ritarare l’obiettivo.
  5.  Organizzare il proprio tempo. «Non ho tempo», «Ho già troppe cose da fare» sono alcune delle affermazioni più comuni riferite da chi non riesce a dedicarsi all’attività fisica o a praticare un’attività extra lavorativa o a dedicare del tempo di qualità a sé e ai propri cari. L’organizzazione del proprio tempo è fondamentale per riuscire a realizzare quanto si deve ma anche per trovare spazio per quanto si desidera. Ci sono ambiti della vita che sono importanti e prioritari e che non vanno trascurati: gli affetti, le passioni, gli hobbies, la salute. È consigliabile provare a compilare un planning settimanale o a stilare una lista delle “cose da fare” in modo da dedicare a ciascuna cosa il tempo necessario, senza improvvisare.

 

Redazione Humanitas Salute: