Una giornata senza tabacco: chi non fuma è irresistibile!

Le storie di successo degli ex fumatori, la presenza di una piattaforma online e l’aiuto degli specialisti. Sono gli ingredienti della Campagna antifumo della Commissione Europea e Humanitas, insieme nella Giornata mondiale senza tabacco, il 31 maggio. Perché smettere di fumare si può.

Si chiama iCoach, più di 160.000 europei lo stanno già usando, 12.000 sono italiani. È una piattaforma online messa a disposizione dalla Commissione Europea nell’ambito della campagna “Ex smokers are unstoppable” (Gli ex fumatori sono irresistibili). L’iniziativa è stata lanciata su scala europea per sottolineare i benefici della scelta di non fumare più. iCoach funziona analizzando l’abitudine al fumo dei suoi utenti e fornisce consigli personalizzati su base giornaliera. Saranno proprio gli ex fumatori a presentare iCoach ai pazienti di Humanitas, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco che si terrà giovedì 31 maggio presso Humanitas (via Manzoni 56, Rozzano). Insieme a loro gli specialisti del Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center, i volontari di Fondazione Humanitas e alcuni ex fumatori.  “Questa è una occasione importante – dice la dott.ssa Licia Siracusano, referente del Centro Antifumo – per stimolare le persone a prendere coscienza dell’importanza di smettere di fumare. Chi si rivolge al Centro Antifumo è già sulla buona strada, perché ogni fumatore ha bisogno di aiuto per proteggere la propria salute ed uscire dalla dipendenza”. Perché smettere di fumare è possibile, come ci raccontano alcuni ex pazienti del Centro Antifumo di Humanitas.

Antonina: “Respiro di nuovo!”
La signora Antonina aveva già 26 anni e quattro figli quando ha acceso la sua prima sigaretta. Qualche boccata ogni tanto, fino a quando, 20 anni fa, la sua mamma si è ammalata ed è venuta a mancare. Da quel momento, Antonietta ha cominciato a fumare parecchio, almeno due pacchetti al giorno. “Non riuscivo a smettere, ma non sopportavo più la stanchezza provocata dalla nicotina, la sensazione di restare senza fiato, e quel cattivo odore” dice Antonietta. Adesso sono quasi due anni che non accende una sigaretta, respira meglio e riesce a non riprendere il vizio, nonostante viva in una casa di fumatori. Ha provato a convincere anche i suoi figli a smettere e chissà che non decidano di rivolgersi anche loro ad un centro. A chi desidera smettere consiglia di non perdere tempo, rivolgersi agli specialisti e prepararsi: ci vuole tanta volontà.

Moreno: “Così ne ho convinti sei!”
Moreno e Marco sono amici di lunga data. Moreno ha convinto sei suoi amici dell’utilità dell’aiuto specialistico per smettere. “Non ne potevo più di essere l’unico a dover uscire per fumare al bar, al ristorante e nei locali, ed in famiglia insistevano da tempo perché lasciasse perdere le sigarette” racconta Moreno. Marco invece era scettico: “Avevo già provato con i chewing gum alla nicotina ed ero riuscito per sei mesi, prima di ricadere nella dipendenza. Ho tentato con la terapia del Centro Antifumo quasi per scherzo, solo perché il mio amico Moreno insisteva tanto”. Pensavano che sarebbe stato difficile smettere, dopo quasi 40 anni di fumo. Invece è stato facile. “Ora i sapori, gli odori e l’attività sportiva sono tutta un’altra cosa; peccato non averci provato prima!”.

Gregorio: “Sigarette? Meglio l’auto nuova!”
Da 30 anni Gregorio fumava due pacchetti al giorno. Si è rivolto al Centro Antifumo indirizzato da sua moglie, che nonostante questo non ha ancora smesso. “All’inizio prendevo i farmaci prescritti per la terapia e volevo smettere molto gradualmente; poi sono andato in vacanza in Egitto, proprio con mia moglie, ed ho perso l’ultimo pacchetto di ‘bionde’ lo stesso giorno del mio arrivo. Un segno del destino?”. Da quel giorno non ha più fumato, anche se ammette che è stata dura rompere la routine quotidiana, per lui che accendeva la prima sigaretta alle sette di mattina. Ora respira meglio e, quando va a correre, la differenza si sente. Spera di convincere anche sua moglie. Intanto, ha comprato una macchina nuova e non ha difficoltà a trovare i soldi per le rate, ora che ha smesso: la macchina la paga con i soldi che prima si fumava.

Il Centro Antifumo
Dal 2008 il Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center ha seguito oltre 300 pazienti, sia durante il percorso di disassuefazione che nei 12 mesi successivi, il tempo necessario perché il successo nella lotta contro la dipendenza dalle sigarette sia consolidato a sufficienza. Il metodo del Centro si basa sul duplice approccio farmacologico e motivazionale, seguendo le indicazioni delle linee guida internazionali. La percentuale di successi definitivi è intorno al 25%, in linea con le altre istituzioni che si occupano di “smoking cessation”.

Redazione Humanitas Salute: