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Benessere

Perché lo stress è un amico-nemico

16/02/2004

Quello che è considerato il male del nostro tempo può essere invece un fattore stimolante per l’organismo, dannoso solo se si esagera.

 

Lo stress è la grande malattia fisica e psicologica dei nostri giorni perché considerato corresponsabile della comparsa delle più svariate malattie come il diabete nell’età adulta, l’ipertensione e l’ulcera gastrica.
In realtà, però, se considerato nella sua dimensione di risposta immediata a un evento che ci scuote e ci stimola, ha una precisa valenza positiva, una reazione buona che diventa cattiva solo quando si prolunga nel tempo.
Parliamone e vediamo il perché con il dottor Maurizio Tommasini, Responsabile dell’Unità operativa di Medicina Generale e Epatologia di Humanitas.

Innanzitutto, che cos’è lo stress?
“In generale” spiega il dottor Tommasini “lo stress è la reazione che si verifica quando il cervello interpreta un evento esterno, chiamato stressor, come destabilizzante per la sfera psico-emotiva e come minaccia per la propria sicurezza. Di norma si ritiene che siano eventi negativi a farlo subentrare, ma in realtà anche situazioni positive possono scatenare reazioni da stress come, per esempio, in occasione dell’organizzazione del proprio matrimonio. E’ chiaro, però, che lo stress provocato da una condizione negativa, come un lutto, per esempio, tende a protrarsi nel tempo e a trasformarsi più facilmente in un nemico per la salute”.

Quando lo stress è positivo?
“Lo stress per essere buono” afferma il dottor Tommasini “deve essere breve, cioè deve avere una rapida attivazione ed una altrettanto rapida disattivazione. In pratica, va preso a piccole dosi. Se persiste, infatti, si entra nello stress negativo che provoca un abbassamento delle difese naturali dell’organismo e rende più vulnerabili alle malattie, in particolare quelle infettive, ma anche i disturbi che coinvolgono il cuore, il sistema circolatorio e il sistema ormonale. E’ utile ricordare, comunque, che non esistono metodologie per misurare lo stress nei singoli soggetti e, quindi, è
allo stesso tempo impossibile attribuire singole patologie allo stress medesimo. E’ anche vero, inoltre, che l’intensità della reazione allo stress è soggettiva e dipende dalla percezione individuale che ciascuno ha della realtà esterna, per cui la positività o negatività dipende da come le persone affrontano i contrattempi o le situazioni di emergenza. In ogni caso lo stress è prima di tutto una reazione buona, in cui l’organismo mette a disposizione una maggiore quantità di energia per ‘lottare’ contro le avversità. Oltre a potenziare la forza fisica, inoltre, regala lucidità e prontezza mentale e moltiplica le possibilità di trovare in fretta le soluzioni ai problemi urgenti”.

Come si modifica l’organismo sotto stress?
“La prima risposta allo stress avviene nel cervello, in particolare nell’ipotalamo e nell’ipofisi che liberano l’Acth (ormone adrenocorticotropo) che stimola le ghiandole surrenali a rilasciare gli ormoni (come il cortisone), e il Tsh (ormone tireotropo) che sollecita la tiroide a produrre gli ormoni T3 e T4, che accelerano il metabolismo. Sempre su ordine del cervello, poi, vengono rilasciate le gonadotropine, che sono gli ormoni che regolano la risposta sessuale (testosterone, estrogeni, progesterone), la prolattina, che agisce inibendo la risposta sessuale, le endorfine, sostanze simili alla morfina che aumentano la resistenza al dolore e consentono di affrontare meglio la fatica e l’adrenalina e noradrenalina, sostanze in grado di potenziare le risorse di fisico e mente e che provocano l’aumento della pressione del sangue, accelerano il battito del cuore e favoriscono l’irrorazione dei muscoli e del cervello svolgendo, inoltre, un’azione eccitante. Se lo stress persiste, la quantità di endorfine, però, diminuisce con il passare delle ore venendo a mancare la sensazione di padronanza e benessere. Il cortisone, che viene prodotto sotto stress, invece, continua ad essere creato e a lungo andare indebolisce il sistema immunitario. L’adrenalina, inoltre, si mantiene a livelli alti favorendo l’ipertensione e le malattie del cuore.”

E’ vero che lo stress è nemico del sesso?
“Questo è vero” afferma il dottor Tommasini. “Lo stress non ha nulla di positivo e può definirsi ‘nemico giurato’ del sesso. Comporta, infatti, una diminuzione degli ormoni che modulano il desiderio e la risposta agli stimoli erotici. Inoltre, distrae la mente dalla possibilità di concentrarsi sugli stimoli affettivi e, non a caso, la perdita del desiderio sessuale è uno dei più diffusi problemi del nostro tempo”.

A cura di Lucrezia Zaccaria

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