Ronchi della Rocca: ecco il passaporto delle buone maniere

Finalmente è tempo di vacanze, solo un ultimo sforzo ci attende: la preparazione della valigia. Niente di più semplice, basta avere poche idee chiare riguardo ai capi essenziali, gli abiti che vanno bene in qualunque situazione, specie in un viaggio all’estero.
Così come gli stili di vita che è utile conoscere, dalle regole della tavola, alle modalità di saluto, alle cattive abitudini che è meglio lasciare a casa.
Per non sbagliare ecco il prezioso aiuto di Barbara Ronchi della Rocca, studiosa di galateo e autrice de “Il passaporto delle Buone Maniere”, manuale utile per chi viaggia e desidera conoscere le usanze del paese ospitante. “Ciò che riteniamo beneducato da noi potrebbe risultare sgarbato, o persino offensivo, altrove – spiega la contessa torinese -. E’ dunque giusto sforzarsi di conoscere ciò che per chi ci accoglie è importante. Questo non significa indossare abiti caratteristici del luogo dove ci rechiamo, sembrerebbe una mascherata, dobbiamo essere ovunque noi stessi, cercando però di apparire al meglio”.

Quali abitudini prettamente italiane dobbiamo lasciare a casa?
Nel nostro paese prevale spesso una eccessiva nudità: prendisole, infradito, top molto scollati, o pantaloncini corti e canottiera per gli uomini. L’errore è pensare che questo tipo di abbigliamento sia accettato ovunque. Non sono solo i paesi arabi a considerare la nudità offensiva (niente spalla scoperta né per le donne né per gli uomini), certi costumi stile ‘filo interdentale’ sono proibiti anche nei paesi nel nord dell’Europa. Persino negli Stati Uniti ci sono luoghi dove le signore non sono ammesse in bikini.
Se si hanno dei dubbi è utile chiedere consiglio alle agenzie viaggi o al portiere dell’albergo che ci ospita.

Costumi a parte, quali altri abiti sono sconsigliati?
Sicuramente non suggerisco mai di portare con sé i jeans. Prima di tutto perché molto caldi nei paesi caldi e molto freddi in quelli con temperature polari, ma anche per motivi prettamente culturali.
In molti paesi arabi, per esempio, è ritenuto un simbolo della cultura occidentale. In altri luoghi come la Nuova Zelanda, l’Australia, il Brasile e l’Argentina è considerato un capo da lavoro, perciò indossarli a cena in un ristorante o in giro per la città, in orari non lavorativi, è segno di maleducazione. Questi popoli considerano il jeans un capo poco pulito.

Quale look prediligere in occasioni eleganti?
In Italia amiamo molto il casual, anche costosissimo, ma quasi mai all’estero questo tipo di abbigliamento è apprezzato come da noi.
Per una donna l’ideale è avere sempre con sé una gonna lunga, sotto il ginocchio o alla caviglia, da abbinare a una camicia o a una maglietta seria e non troppo scollata.
La regola è cercare di essere formali più di quanto lo saremmo da noi. Per l’uomo l’ideale è portare sempre con sé una giacca e una camicia bianca.

Quali cattive abitudini è utile evitare all’estero?
Più o meno ovunque è proibito il fumo. Biasimato nei paesi arabi per motivi religiosi ma anche nei paesi occidentali come gli Stati Uniti, il Canada, il nord Europa, dove è proibito fumare in tutti i luoghi chiusi, pena forti multe. In Giappone è rigorosamente vietato gettare per terra la cenere della sigaretta, i fumatori portano sempre con sé un portacenere da tasca da utilizzare anche all’aperto.

Come comportarsi a tavola?
Per i paesi del sud-est asiatico la forchetta è sempre più un optional quindi non dimentichiamo che in questi luoghi è educato mangiare con le mani, in particolare solo con tre dita della mano destra. Mai con la sinistra che è la mano con cui si provvede alle abluzioni.
In Spagna si mangia tutto con la forchetta e il coltello, persino la brioche al bar va tagliata con le posate. In Iran invece la forchetta serve solo per riempire il cucchiaio di cibo. In ogni caso non dimentichiamo che le nostre abitudini a tavola sono ben tollerate all’estero, perciò non avremo particolari problemi.

‘Saluti e baci’ un’usanza diffusa anche in altri paesi?
Dipende sempre dalla destinazione, in Francia, in Bulgaria e nei paesi Islamici i baci sono tre partendo dalla guancia sinistra. In Spagna, Portogallo, Irlanda e Svezia solo un bacio sulla guancia preferita. In Austria, Brasile, Polonia e Italia se ne danno due. Negli Stati Uniti uno solo e sulla guancia destra. In Belgio sempre tre, ma con persone intime. Il continente più divertente è l’Africa dove due baci sono formali, tre amichevoli e quattro affettuosi, partendo sempre da sinistra.
Più probabile comunque trovare chi preferisce la stretta di mano. Eccezion fatta per tutto l’estremo oriente dove non si usa. Ricordiamo inoltre che nei paesi islamici è vietato qualunque contatto fisico uomo-donna. In generale, è buona regola non tendere mai la mano per primi, la si prende nel momento in cui viene offerta.

A cura di Albachiara Lunghi

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