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Benessere

Mal di schiena addio!

14/01/2003

La lombosciatalgia è un dolore alla schiena, localizzato nella regione lombare della colonna vertebrale, che può irradiarsi alla natica o a tutta la gamba. Nei paesi industrializzati è la condizione patologica più diffusa e ha un elevato impatto socio-economico: è la prima causa di perdita di giornate lavorative e di ricorso al medico sotto i 45 anni, è la prima voce di spesa sanitaria e il primo motivo di invalidità civile e prepensionamento. Le statistiche dicono che l’80 per cento delle persone, indifferentemente uomini o donne, ha almeno due episodi lombosciatalgici gravi, più o meno invalidanti, tra i 20 e i 65 anni. Nella sola Lombardia, si verificano un milione di nuovi casi all’anno: la maggior parte si risolvono con metodi conservativi, nei restanti casi è necessario il ricorso alla chirurgia (un intervento su mille abitanti ogni anno). La parola ai professionisti di Humanitas.

Qual è la causa di questo disturbo?
Le cause della lombosciatalgia sono legate allo stile di vita: rimanere a lungo nella stessa posizione (seduti, in piedi, in auto…) comporta un’anomala sollecitazione del disco vertebrale, una sorta di ammortizzatore posto tra due vertebre. Questo innesca un meccanismo di lenta degenerazione, per cui il disco perde la propria elasticità e si deforma, sporgendo dal canale vertebrale e andando a comprimere i nervi: è la cosiddetta protrusione del disco, che causa per lo più mal di schiena. La fase successiva è quella dell’ernia, che si verifica quando anche le strutture legamentose che trattengono la parte centrale (nucleo polposo) del disco degenerano lacerandosi, e il nucleo polposo fuoriesce dal canale vertebrale andando a comprimere una o più radici nervose da cui ha origine il nervo sciatico: da qui l’aumento dell’intensità del dolore, prevalentemente localizzato nella gamba.
Solitamente, la causa scatenante dell’ernia è uno sforzo; ma questo accade solo se, a monte, esistono delle condizioni predisponenti: perciò la lombosciatalgia si combatte innanzitutto con un corretto stile di vita.

L’iter terapeutico per la cura della lombosciatalgia: dal medico curante al neurochirurgo, dal fisiatra al fisioterapista
L’arma vincente di Humanitas è poter offrire un percorso terapeutico integrato, proponendosi come unico punto di riferimento per il paziente dal momento della comparsa dei sintomi alla sua completa reintroduzione lavorativa. Quando compare, il dolore deve essere innanzitutto valutato clinicamente per accertare o escludere la presenza di disturbi neurologici. In genere sono pochissimi i pazienti che presentano disturbi di questo tipo; la maggior parte ha solo un dolore che, per quanto intenso, non comporta rischio di invalidità.
La cura, in questi casi, per le prime quattro settimane è sintomatica (ossia mirata ad eliminare il sintomo, cioè il dolore): compito del fisiatra è agire sul dolore per ridurlo, migliorando la qualità di vita del paziente. Una volta risolta la fase acuta, è importante cercare di individuare le cause del dolore e correggerle con un programma di riabilitazione e un più attento stile di vita. A volte, infatti, in virtù dei fenomeni di adattamento dell’organismo e dell’attività enzimatica si verifica la riduzione dell’ernia e la conseguente scomparsa del dolore, ma semplici accorgimenti, come l’assunzione di una postura corretta, diminuiscono il rischio del riacutizzarsi dei sintomi.

Il ricorso alla chirurgia
Le linee guida statunitensi parlano mediamente di due mesi per la risoluzione della sintomatologia dolorosa. Se dopo quattro settimane il dolore persiste, nonostante il trattamento sintomatico, alla quinta si inizia la fase degli accertamenti e, se necessario, all’ottava si entra in una prospettiva chirurgica: parliamo di un paziente su quattro, con una media di novemila interventi all’anno in Lombardia.
In Humanitas effettuiamo circa 500 interventi all’anno sulla colonna vertebrale e di questi poco meno della metà per ernia discale lombare. Ma prima di arrivare all’intervento è necessaria un’accurata diagnosi, che individui la causa del dolore: i trattamenti della semplice protrusione o della più complessa ernia sono infatti molto diversi. Anche per questo è importante affidarsi ad una équipe di neurochirurghi che, come quella di Humanitas, sia in grado di offrire al paziente tutte le possibili metodiche, più o meno invasive.

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