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Neogenitori: dal post parto ai consigli per il ritorno a casa

14/09/2021

Prima dell’arrivo di un bambino e nei giorni successivi alla nascita è normale per i neogenitori avere tante domande. Avrà preso da mamma o da papà? Sarà introverso o estroverso? Quali saranno le sue inclinazioni, i suoi gusti, il suo temperamento?L’arrivo di un bambino è un momento molto particolare, che va affrontato in modo consapevole e informato, senza però lasciarsi deviare dalle informazioni, spesso false, condivise da terzi.

Ogni bambino è diverso e solo lo specialista può aiutare i genitori con i consigli giusti di caso in caso.

Quali sono i passaggi da conoscere per arrivare preparati ai primi giorni dopo il parto? Approfondiamo l’argomento con il dottor  Fabrizio Ciralli, responsabile dell’Unità Operativa di Neonatologia e patologia neonatale Humanitas San Pio X di Milano.

Cosa succede dopo il parto

Pur essendoci leggere differenze se il parto avviene in modo naturale o cesareo, in generale, i passaggi fondamentali nel tempo immediatamente successivo la nascita sono: 

Skin to skin. Si tratta del contatto pelle a pelle tra la mamma e il neonato, e avviene nelle prime due ore dal parto. È un passaggio fondamentale in quanto permette di stabilire il legame mamma-figlio. Contemporaneamente, con l’osservazione clinico-ostetrica si monitorano i parametri vitali del neonato, dal rilevamento della temperatura, alla frequenza cardiaca.  

Primi controlli: nei primi giorni di vita, durante il periodo di osservazione e degenza in ospedale, vengono effettuati degli esami per monitorare il riflesso rosso retinico, l’udito, la bilirubina. A circa 48 ore di vita, viene effettuato il prelievo dal tallone per valutare lo screening metabolico neonatale, che è in grado di rilevare la presenza di numerose patologie. Vengono anche controllati lunghezza, peso e circonferenza cranica. In questa fase i controlli sono quotidiani e si estendono per tutta la durata della degenza, ovvero circa 2-3 giorni. Inoltre, è garantita la ventilazione assistita per neonati a termine e pretermine per cui ne sia stata comprovata la necessità.

Rooming-in. Il rooming-in consiste nella presenza h24 del bambino in stanza con la mamma. Questo serve a rafforzare il legame mamma-figlio e favorire ancora di più l’allattamento materno. Se la mamma ha bisogno di riposare, il bambino può essere spostato nell’area nido, dove ostetriche e infermiere si prenderanno cura di lui. 

Ulteriori controlli. A 4-5 giorni dalle dimissioni, il neonatologo esegue un’altra valutazione sul peso del bambino e risponde ai dubbi dei genitori, cercando di aiutarli e supportarli, per contribuire a rendere il ritorno a casa sia il più sereno possibile. 

I consigli per il ritorno a casa

L’arrivo di un bimbo a casa è un evento di importante cambiamento, che va affrontato con serenità. «Essere genitori si impara ascoltando i bisogni del proprio figlio. Un punto importante è il rispetto dei tempi e dei ritmi sia della mamma che del bambino, in particolare per quanto riguarda l’allattamento, adeguato in base alle richieste del bambino», spiega il dottor Ciralli.

Lo stesso vale per il sonno. In merito a quest’ultimo, ci sono dei piccoli accorgimenti a cui prestare attenzione: la temperatura della stanza deve rimanere stabile intorno ai 20-21°. Non bisogna coprire il neonato in maniera esagerata, e ci si deve assicurare che sia posizionato in posizione supina, a pancia in su. In questa prima fase, è importante che la neomamma possa avere i suoi spazi e sia esentata da preoccupazioni esterne: la collaborazione del papà è fondamentale in tutte le azioni che implicano la cura del neonato, dal cambio del pannolino al bagnetto, seguendo le indicazioni fornite in ospedale. 

In ogni caso, mamma e papà devono ricordare che i nuovi equilibri, sia tra di loro che con il piccolo, vengono stabiliti giorno per giorno grazie alle continue interazioni tra di loro, con pazienza, serenità e richieste di supporto allo specialista quando è necessario». 

Il Punto nascita di Humanitas San Pio X

Il Punto Nascita di Humanitas San Pio X è predisposto per permettere ai genitori e al nascituro di vivere questo importante momento in modo sicuro. La condizione di COVID-free è garantita da percorsi diversi secondo le indicazioni regionali e delle società scientifiche per evitare la diffusione del contagio da coronavirus all’interno della struttura. Inoltre, in Humanitas San Pio X il papà può essere presente al parto sottoponendosi al tampone naso faringeo 48 ore prima che questo avvenga, ripetendolo nel caso il parto fosse positicipato. In sala parto, inoltre, il futuro papà deve adottare tutti i dispositivi di sicurezza. Per le mamme risultate positive al COVID-19 si applica quanto previsto dal protocollo regionale vigente di trasferimento presso HUB Covid materno-infantile (Ospedale Sacco e Fondazione Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico). 

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