Intorno ai sei anni i bambini e i genitori aspettano la caduta del primo dentino da latte, momento che può essere accompagnato da tradizioni e storie come la fatina dei denti.
Questo evento indica l’inizio di una nuova fase nella vita del bambino: per questo è importante che i genitori lo monitorino con attenzione. Tanti bambini, infatti, non sanno quale ruolo fondamentale ricoprano i denti da latte (chiamati anche denti decidui) all’interno dello sviluppo del bambino.
Ne parliamo con il Prof. Roberto Weinstein, Direttore Scientifico dell’Odontoiatria Humanitas.
A cosa servono i denti da latte?
I denti da latte sono denti che assicurano al bambino una masticazione corretta nel passaggio dall’allattamento allo svezzamento fino all’alimentazione dell’età adulta.
Inoltre i denti da latte o decidui iniziano a predisporre lo spazio per accogliere i denti permanenti e fanno da guida per il corretto posizionamento, evitando problemi di affollamento dentale o disallineamento.
Questo processo naturale è molto importante e deve essere monitorato dai genitori con le indicazioni del proprio dentista pediatrico.
Quando cadono i denti da latte?
È difficile stabilire con esattezza quale sia l’età esatta in cui inizia la caduta dei dentini, detta permuta. È un processo naturale che in genere avviene a partire dai 6 anni, anche se può capitare che alcuni bambini inizino a perderli solo dopo i 7 anni. Questo succede perché l’età dentale e quella anagrafica non sempre coincidono.
Bisogna invece stare attenti alla perdita prematura o tardiva dei denti da latte:
- La perdita prematura dei denti decidui, che può dipendere da traumi o carie, può portare a sviluppare problematiche di allineamento e occlusione dentale e far crescere le possibilità di contrarre da adulto la carie.
- La caduta tardiva dei denti da latte può invece provocare una dentatura irregolare o anomalie strutturali. La presenza dei denti decidui potrebbe infatti ostacolare il corretto sviluppo ed eruzione dei denti definitivi.
Per questo motivo i dentisti pediatrici suggeriscono di iniziare le visite di controllo a partire dai due anni d’età. Monitorare il corretto sviluppo dentale del bambino, infatti, consente di evitare problematiche da adulto.