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Ernia: cosa fare in presenza di gonfiore?

17/10/2023

Quando parliamo genericamente di ernia, intendiamo diversi tipi di ernie della parete addominale con specifiche caratteristiche. A volte si manifestano con una protrusione, come un gonfiore, che non è mai da sottovalutare anche se non dà fastidio.

Ne parliamo con il professor Jacques Lucien Megevand, Responsabile di Chirurgia Generale e del Centro di Chirurgia per l’ernia di Humanitas San Pio X.

Ernia: le diverse tipologie e le cause

L’ernia della parete addominale è una patologia comune, particolarmente riscontrata nella popolazione maschile, che si manifesta con la fuoriuscita o protrusione di una parte degli organi addominali attraverso un’area di indebolimento o un piccolo “foro” nella parete stessa. 

Queste condizioni possono essere dovute a una predisposizione all’indebolimento dei muscoli della parete addominale o possono essere il risultato di un’incisione (chirurgica o traumatica) che ha determinato un’area di debolezza.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il sollevamento di pesi o uno sforzo fisico non causa direttamente l’insorgenza di nuove ernie in una parete addominale sana, ma può rendere più evidenti quelle già presenti. L’ernia da sport (o sport hernia), infatti, non è considerata una vera ernia in quanto non vi è un difetto conclamato nella parete addominale né una fuoriuscita degli organi addominali.

A seconda della posizione in cui si manifesta, l’ernia assume denominazioni diverse. Ad esempio:

  • Ernia epigastrica, quando si trova sopra l’ombelico lungo la linea alba. 
  • Ernia ombelicale, se la protrusione si verifica nella zona vicino o a livello dell’ombelico.
  • Ernia femorale, che colpisce principalmente la popolazione femminile, si sviluppa nella parte inferiore dell’inguine verso la coscia.
  • Ernia inguinale, localizzata nella regione pubica, ovvero nell’area superiore dell’inguine.
  • Laparocele o ernia incisionale, caratterizzata dalla protrusione lungo un’incisione chirurgica, anche molti anni dopo l’intervento.
  • Ernia di Spigelio, che si forma di solito sotto il livello dell’ombelico e lateralmente nell’addome a causa di un difetto tra i muscoli retti e i muscoli larghi dell’addome.

La maggior parte delle ernie addominali si sviluppa a livello inguinale (circa il 75%), mentre le ernie incisionali e femorali sono meno comuni (costituendo circa il 10-15% di tutte le ernie). 

Le ernie ombelicali possono verificarsi nelle persone obese o nelle donne in gravidanza, e possono anche comparire nei neonati (anche se quest’ultima è causata dalla mancata chiusura completa dell’area del cordone ombelicale e tende a risolversi spontaneamente durante l’infanzia). Tuttavia, è importante monitorare l’ernia sotto la supervisione di un medico specialista per garantirne una completa guarigione.

Cosa fare se ci si accorge di avere un’ernia?

Se si sospetta di avere un’ernia, è importante non sottovalutarla e consultare specialisti presso centri specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle ernie. Anche se molte ernie possono essere asintomatiche, la presenza di un gonfiore dovrebbe spingere la persona a rivolgersi al proprio medico per una visita chirurgica al fine di diagnosticare, studiare e valutare l’ernia, nonché valutare la necessità di un intervento chirurgico.

Le ernie non guariscono spontaneamente e richiedono un monitoraggio nel tempo per pianificare l’intervento chirurgico mirato a correggere il difetto della parete addominale. Lo scopo dell’intervento è prevenire l’aumento delle dimensioni dell’ernia e prevenire gravi complicazioni come lo strangolamento o l’incarcerazione, che potrebbero portare a peritonite, sepsi e perfino la morte del paziente se non trattate tempestivamente.

Non sempre è necessario un intervento chirurgico immediato, ma quando è consigliato, è importante affidarsi a medici specialisti nella chirurgia dell’ernia per beneficiare delle tecniche laparoscopiche o tradizionali, a seconda del caso. In genere, questi interventi vengono eseguiti in regime di Day Hospital, con ricovero dalla mattina e dimissione nel tardo pomeriggio, utilizzando anestesia locale e leggera sedazione. Questo consente un rapido recupero post-operatorio e un ritorno rapido alla vita sociale, alle attività ricreative e sportive.

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