Alimenti

Cefalo muggine

Argomenti

Cefalo muggine

Che cos’è il cefalo muggine?

Il Mugil cephalus è un pesce della famiglia Mugilidae che è diffuso nelle acque dei mari di tutte le aree tropicali e temperate calde; inoltre – atteso che può sopportare anche notevoli variazioni della salinità dell’acqua – può vivere anche in acque salmastre e in quelle dolci. Le sue uova sono impiegate nella preparazione della bottarga di muggine.

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 g di cefalo muggine crudo (parte edibile) apportano circa 117 calorie, suddivise nel seguente modo:

50% proteine

48% lipidi

2% carboidrati

Nello specifico, in 100 grammi di cefalo muggine crudo si trovano all’incirca:

49 mg di colesterolo

0,7 g di zuccheri disponibili

5,2 mg di niacina

1,2 mg di vitamina C

0,09 mg di tiamina

0,08 mg di riboflavina

123 UI di vitamina A

61 UI di vitamina D

9 µg di folati

0,1 µg di vitamina K

221 mg di fosforo

65 mg di sodio

41 mg di calcio

29 mg di magnesio

1,02 mg di ferro

0,08 mg di rame

0,52 mg di zinco

36,5 µg di selenio

77,01 g di acqua

19,35 g di proteine

3,79 g di lipidi, di cui: 1,116 g di grassi saturi, 1,078 g di acidi monoinsaturi, 0,715 g di grassi polinsaturi (fra cui 456 mg di omega 3 e 88 mg di omega 6).

Quando non mangiare il cefalo muggine?

Non risultano esservi interazioni tra il suo consumo e l’assunzione di medicinali o altre sostanze. Nel dubbio è bene chiedere consiglio al proprio medico.

Stagionalità del cefalo muggine

La sua stagione va da aprile a luglio e da settembre a dicembre.

Possibili benefici e controindicazioni del cefalo muggine

Si tratta di un’ottima fonte di proteine di elevata qualità. Inoltre il suo consumo aiuterebbe a soddisfare i fabbisogni giornalieri di vitamina A (importante sia per la vista che per il sistema immunitario), di vitamine del gruppo B (importanti per un buon funzionamento del metabolismo) e di vitamina D (importante per la salute delle ossa). Il fosforo contribuirebbe a proteggere la salute delle ossa e dei denti, mentre il selenio aiuterebbe le difese antiossidanti dell’organismo.

E’ una fonte di colesterolo e l’apporto quotidiano di questa molecola non dovrebbe superare i 300 mg (o i 200 mg nel caso in cui si lamentino già problemi cardiovascolari).

Disclaimer

Le informazioni sopra riportate rappresentano solo delle indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Al fine di garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre consigliabile affidarsi al consulto del proprio curante o di un esperto in materia di nutrizione.