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Enciclopedia

Clortalidone

06/06/2018

Si utilizza nel trattamento della pressione alta. In combinazione con altri medicinali, può essere impiegato altresì per la cura della ritenzione idrica causata dai farmaci o da altre complicanze come lo scompenso cardiaco o disturbi ai reni o al fegato.

 

Che cos’è il Clortalidone?

 

Esso aumenta l’eliminazione di sodio e potassio attraverso le urine. In tal modo promuove l’eliminazione di maggiori quantità d’acqua.

 

Come si assume il Clortalidone?

 

Si somministra sotto forma di compresse.

La sua prescrizione è talvolta abbinata quella di un integratore di potassio.

Effetti collaterali del Clortalidone

Il Clortalidone può aumentare la sensibilità dell’epidermide alla luce solare. Fra gli altri suoi possibili effetti indesiderati si possono includere:

costipazione

capogiri

cefalea

sensazione di testa leggera, soprattutto quando ci si erge o si mantiene la posizione eretta

È consigliabile rivolgersi subito ad un medico in caso di:

difficoltà a respirare

orticaria

prurito

impotenza

senso di pesantezza o oppressione al petto

gonfiore a bocca, volto, labbra o lingua

stato di sonnolenza

fauci secche

rash

pancreas infiammato

dolori o crampi a livello muscolare

senso di nausea

battito accelerato o irregolare

irrequietezza

insolita sete

insolite stanchezza o debolezza

conati di vomito

ittero

Controindicazioni e avvertenze

Il  farmaco non dovrebbe essere assunto nel caso in cui la minzione sia difficoltosa.

Il trattamento può compromettere la capacità di guida e di manovra di macchinari pericolosi, soprattutto se l’assunzione del farmaco viene associata ad alcolici o altri medicinali. Inoltre temperature elevate, attività fisica e febbre possono aggravare i capogiri derivanti dal suo utilizzo.

Prima di iniziare la cura è importante rendere edotto il medico:

circa la presenza di allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti o ad altri farmaci (in particolare ai tiazidici o ai sulfamidici) o alimenti

dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori già assunti in passato (citando in particolare diazossido, glicosidi della digitale, ketanserina o litio)

se si soffre (o si è sofferto nel pregresso) di gotta, lupus, allergie, asma bronchiale, bassi livelli ematici di sodio o potassio o malattie renali

in caso di donne gravide o in fase di allattamento

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